Opinionisti Marco Cestelli

Esiste una proposta turistica straordinaria da fare

Si avvicinano le elezioni amministrative; nomi e sigle tante, proposte e idee poche o punte

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Si avvicinano le elezioni amministrative; nomi e sigle tante, proposte e idee poche o punte. Visto e considerato che l’unica cosa che sembra interessare è l’economia ho una proposta facile, sicura, pronta in buona misura che, se si impegnassero le amministrazioni di vallata, porta di sicuro turismo qualificato, ecologico, “greenissimo”; valorizzerebbe l’intero territorio tra natura, arte, cultura e spiritualità. E gastronomia.

Premessa:

cosa significa essere parte di un “cammino”? Non è un merito, non è un vanto, è solo una fortuna che la storia ci ha regalato. Alcuni anni fa venne pubblicata una guida: un percorso a piedi che portava ad Assisi passando nei luoghi visitati da San Francesco, dove Lui è passato, dove ha predicato, dove ha fatto proseliti e dove ha lasciato traccia di se e della cultura che Lui ha inaugurato nei primi anni del duecento; dalle stigmate ricevute a la Verna, alla leggenda del cavolo, dei ladroni a Montecasale, alle sue prediche e alle sue benedizioni, ai luoghi a Lui cari come Cerbaiolo, la Casella, Montauto, ecc.. Quindi il percorso è il Suo cammino.

Oggi questo Cammino è percorso, ogni anno, da migliaia di persone che si immergono in questa natura, in questa purezza, misurando se stessi nella solitudine dei propri passi e nella condivisioni di una rigenerazione interiore tra natura, appunto, arte e bellezza, storia e spiritualità; non è trekking, è la Via di Francesco e tale è il valore aggiunto di queste strade e di questi luoghi.

Sansepolcro e l’intera Alta Valle del Tevere sono parte integrante e imprescindibile del Cammino di Francesco, e sono così poco conosciuti ai più (se non per motivi artistici e industriali) che, vi assicuro, i viaggiatori rimangono stupefatti di quest’angolo di terra con la Toscana attorno.

Cosa dovremmo fare, qual è il nostro compito e il nostro dovere: recepire una serena cultura dell’accoglienza, guardare, benevoli, questi uomini e donne che, con zaini e scarponi, passano sulle nostre strade, regalare loro un sorriso, augurare BUON CAMMINO, aiutarli, informarli, trasformare il loro passaggio in un’esperienza, narrare i nostri territori. Queste persone, spesso straniere, non occupano parcheggi, non consumano l’ambiente, vogliono amare il loro viaggio e raccontarlo tra le esperienze più importanti della loro vita.

Nel 2019 furono circa 4000 persone che timbrarono ufficialmente il loro passaggio, si pensa che fossero il triplo in totale, e questi sono turisti che creano vera economia, non è il famigerato turismo “mordi e fuggi” di cui molti si rammaricano.

Possiamo fare di più, molto di più:
in primo luogo nel 2024 saranno 800 anni dalle stigmate della Verna quindi la nostra zona sarà maggiormente coinvolta nel fenomeno dei cammini. Però la Valtiberina ha un vantaggio enorme rispetto ad altre realtà, se riesce a sfruttarlo avrà dei benefici importantissimi sotto l’aspetto turistico e commerciale, di promozione del territorio, di crescita complessiva. In pratica coloro i quali hanno la possibilità di fare un “cammino” completo devono mettere in conto almeno 10 giorni di viaggi e spostamenti, nonché un budget ragionevole benchè sia possibile fare delle buone economie.

Proposta:
ma chi 10 giorni non ce l’ha? Ecco che potremmo proporre un “anello di San Francesco”: da La Verna, Cerbaiolo, Montecasale, Sansepolcro, Anghiari, Montauto, la Casella, tutti luoghi autenticamente francescani a circuito chiuso con, inoltre, la Toscana tutt’attorno: natura largamente incontaminata, testimonianze storiche e artistiche assolute, borghi bellissimi, una buona cultura dell’accoglienza ormai diffusa su tutto il circuito, cucina eccellente, musei diffusi e variegati, praticamente siamo già pronti. In 4 giorni, partendo da un qualsiasi punto dell’anello, lasciando l’auto oppure arrivando con i mezzi pubblici, si compie un circuito unico e irripetibile, tra San Francesco, Sant’Antonio, San Buonaventura ma anche  Piero della Francesca, Michelangelo, Luca Pacioli, i Della Robbia, Perugino, Pontormo, Rosso Fiorentino, Luca Signorelli, Chiese e conventi, monasteri e santuari, torri longobarde, strade romane, storie di un millennio, a “immersione completa” in un territorio che aspetta solo di essere raccontato, narrato, vissuto. La chiave di volta è proprio questa: in un week end lungo arrivi e torni da dove sei partito, alla ricerca di qualità totale e di rigenerazione interiore, di crescita culturale, di elevazione spirituale, incontrando persone accoglienti e pronte a farti passare pochi giorni indimenticabili. Questo è un prodotto turistico VERO che richiede poche cose nuove ma almeno una fondamentale: che ci crediamo noi stessi per primi e che ci sia una volontà vera di fare sistema, un’organizzazione funzionale, semplice ma efficace, che possa rispondere al telefono, sui social e con un sito web, e promuovere un percorso di vera rigenerazione. Questa è la nostra vallata, secoli di regali che ora possiamo mettere a frutto. Spetta solo a noi.

Redazione
© Riproduzione riservata
16/07/2021 08:49:12

Marco Cestelli

MARCO CESTELLI: Persona molto conosciuta a Sansepolcro, studi economici e commerciali a Milano, manager e imprenditore, scrittore, conferenziere e comunicatore, ha viaggiato in molte parti del mondo, ha sperimentato innovazioni e il valore della cultura. Legatissimo alla sua terra ama l’arte e la storia, la geopolitica e la cultura europea. Sa di non sapere mai abbastanza.


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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