Opinionisti Olinto Gherardi

Virus & potere

Liberi di pensare e fare quanto di meglio loro aggradi

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Sappiamo ormai tutto, o quasi, quantomeno ciò che ci hanno fatto sapere dagli schermi piatti con immagini e fiumi di parole sui media, social, cartacei relativamente ad una emergenza sanitaria che si dilunga dal Febbraio 2020 u.s. e sembra non voler volgere al termine ancora, anzi si riacutizza con sorprendente tempismo all’insorgere dei ciclici malanni stagionali della stagione fredda. Uno su tutti quell’influenza (o covid) che da quando calpesto il pianeta, mette a letto milioni di umani per una media di due settimane, uccide purtroppo i più deboli e fragili per poi scemare fino al prossimo evento; una particolarità di questa forma virale è quella di non avere ancora, da decenni e decenni, un vaccino che non sia l’antinfluenzale propinato alle persone avanti con l’età ed a chiunque lo voglia fare, da sempre senza alcun obbligo, ma per libera scelta e volontà.

Non sono qui a promuovere crociate di pro o contro, né a discernere ragioni sanitarie, non ne sono in grado, non ho basi mediche, e sinceramente, alla luce di miriadi di contraddizioni, non c’è niente da chiarire in merito sanitario, voglio invece provare a capire come sia possibile, com’è stato possibile accantonare leggi, regole, diritti, in pratica le basi di quella Costituzione ritenuta da molti una delle migliori al mondo. Non mi spaventa parlare di imposizioni fascistoidi, di dittatura palese ed ormai ampiamente acclarata, costruita viscidamente da personaggi equivoci attraverso una altrettanto, oggi discutibile, emergenza trascinata in lungo ed in largo da una narrazione mediatica martellante quanto intimidatoria su una popolazione stremata dall’insicurezza palpabile e dalla paura indotta, una popolazione dedita alla consueta routine costruita nei decenni della crescita economica ed oggi restia e desueta a domandarsi un qualsiasi perché rivolto ad un fatto nuovo quanto allarmante. I più hanno preferito aderire, scelto di conformarsi e seguire i dettami di sedicenti politici, discutibili virologi caduti spesso e volentieri in contraddizione palese con quanto detto la settimana precedente. Il tutto ha giocato e gioca sulla libertà personale dell’individuo ormai aduso a pratiche schematiche reiterate nel tempo, aperiqui, aperilà, pizza, cena, ballo, sballo, e via così…è bastato dire che non si sarebbe più potuto fare tutto ciò per avere una adesione massiva.

Liberi di pensare e fare quanto di meglio loro aggradi, non di mancare di rispetto, insultare, minacciare, indicare, demonizzare, emarginare chi pensa in modo diverso e fra l’altro nel rispetto plenario di leggi esistenti, anche se oggi calpestate, nemmeno questo considerano questi esseri, sempre su indicazione di chi dirige il gioco, fra l’altro illusi di essere immuni e perciò “liberi” e quasi intoccabili al loro stesso dire. Mi rattrista profondamente dover ammettere che tutte le mie certezze e conoscenze sul prossimo e del prossimo si sono frantumate in un lampo, di fronte ad una presunta difficoltà sbucata dal nulla e gonfiata ad arte. Ovvio che mi renda conto che c’è gente che si ammala e purtroppo spesso muore, io stesso sono malato, non nego in alcun modo l’esistenza di virus, non nego nulla, non sono un cieco negazionista, né un pericoloso, fra poco latitante, no vax, ma pretendo coerenza ed onestà a tutti i livelli e soprattutto quel rispetto che una società civile usa reciprocamente e non a seconda di simpatie, antipatie o sentito dire. E’ un’aberrazione ed un sopruso dover pagare un tampone a tempo per accedere al posto di lavoro o per entrare in ospedale a trovare un congiunto, unico Paese al mondo ad introdurre misure coercitive, sanzionatorie a mero scopo ricattatorio, ma la moltitudine pensa ancora che sia una forma “democratica” necessaria a debellare il virus e quindi tollera, approva, si allinea e sputa in faccia a chi, come me, esprime la propria opinione in merito, ragionando con la propria testa ed analizzando i fatti attraverso fonti diverse da quelle dell’informazione “professionale” da loro stessi pubblicizzata, esaltata, ed imposta, anche quella, a suon di censura sistematica.

Se veramente si fosse trattato di una pericolosa, letale pandemia non saremmo qui a scriverne oggi, non avrebbero bisogno di parlarne 24 ore al giorno, né di vietare le manifestazioni di piazza solo a chi protesta contro il loro fare e dire, od imporre regole illegali in serie, forti della complice immobilità di magistratura e forze dell’ordine oltre che dell’esercito, arruolato con la nomina del commissario generale, mica penserete che sia lì per meriti e capacità sanitarie. Il clima che si respira non è certamente dei migliori, ma mi rifiuto di essere classificato e colpevolizzato per aver rispettato la legge, non ho paura a dire ciò che penso, né a pensare, disciplina che pare essere in netto disuso. Penso proprio che non andrà tutto bene, eventualmente andrà ancora peggio, in particolare per coloro che si sveglieranno di soprassalto quando verrà il loro turno-

Concludo con una provocazione forte ed impopolare rivolta a tutti coloro che sbavano obbligatorietà e ritorsioni verso chi ha deciso di non sottoporsi al cosi detto vaccino in nome del senso civico che magari confondono col senso unico; se io mi debbo sottoporre a vaccinazione da sano per evitare di contagiare sivax e novax (fantascienza dozzinale) allora ritengo giusto e pretendo, mi ripeto, pretendo che ogni sivax e novax si sottoponga a chemio preventiva non che ad angioplastica preventiva, per la semplice ragione che io ho una patologia oncologica ed ho subito un trauma cardiologico due anni fa, è vero, non sono contagiosi, né virulenti, ma chi può giurare di non essere a rischio verso dette patologie. Lo pretendo facendo leva sul loro senso civico col quale si pavoneggiano per nascondere la paura e la vigliaccheria ed il menefreghismo verso il prossimo. Chiederò a quella cosa che chiamano ministro della sanità di istituire un OncoCardioPass arcobaleno anche per andare a fare la spesa alla Coop e chi non ce l’ha, non mangia. Amen.

Olinto Gherardi
© Riproduzione riservata
23/11/2021 21:19:11

Olinto Gherardi

Operaio – Scrittore - Apolitico – 21 anni nel Gruppo Sbandieratori di Sansepolcro dall’avvento del Dott. Piero Gennaioli - Scrittore di poesie - Due pubblicazioni nel 2013(Lo Sbandieratore di Emozioni) e 2015 (All’ombra della Torre) con lo pseudonimo di Uguccione de’ Fiaschi – Collabora alla mostra fotografica di Francesca & Angelo Petruzzi, ManiAnime del Borgo 2016 – Attenzione rivolta al territorio, al Borgo ed al suo patrimonio artistico; diretto e chiaro nell’esposizione del pensiero critico, ma costruttivo. Fotografo amatoriale per hobby-Calcio e Pallavolo gli sports seguiti in prevalenza. redazione@saturnonotizie.it


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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