Mondo Politica: intervista a Mattia Capoccetti consigliere comunale a Caprese Michelangelo

Con i suoi 27 anni compiuti lo scorso settembre, è il più giovane in assoluto fra i consiglieri comunali di Caprese Michelangelo e quando è stato eletto nel giugno del 2018 non ne aveva ancora compiuti 24. A Mattia Capoccetti, esponente della maggioranza capresana, il sindaco Claudio Baroni ha affidato le deleghe a politiche giovanili e sport, come se insomma fosse a suo modo un assessore.

Capoccetti, che esperienza si sta rivelando quella di esponente istituzionale per un giovane come Lei?

“Un’esperienza molto stimolante. Mi ha permesso di immergermi nella mia comunità, concentrandomi su quelli che sono i suoi punti di forza, gli ostacoli e gli obiettivi imposti, al fine di migliorarla. Questo ruolo mi ha permesso di maturare un profondo senso di responsabilità e di dedizione ai miei concittadini”.

Sport e politiche giovanili: cosa può fare una realtà come quella di Caprese Michelangelo su questi due ambiti?

“Dare voce e dare spazio, obiettivi che questa amministrazione si è prefissata fin dall’inizio. Il fatto di essere una realtà montana periferica con il relativo limite demografico non impedisce di investire sui giovani. Grazie a questa fiducia nelle nuove generazioni, siamo riusciti ad aggregare i ragazzi di Caprese in un’associazione sportiva dilettantistica chiamata “Polisportiva Michelangelo”, alla quale è stato affidato il nostro meraviglioso stadio comunale. In quanto co-fondatore e membro del direttivo nelle sue fasi iniziali, sono stato molto felice di collegare direttamente l’amministrazione comunale con la direzione dell’associazione, al fine di agevolare il lavoro di questi ragazzi che trasmettono grande entusiasmo”.

Cosa è necessario fare per trattenere sul posto le giovani generazioni ed evitare quindi il rischio di uno spopolamento?

“Abbiamo un settore gastronomico forte e un’industria che dà lavoro a tanti giovani, ma questo non basta: è necessario continuare a puntare sul turismo, come già stiamo facendo. Sia dal punto di vista storico-culturale che paesaggistico, il nostro Comune rappresenta una piccola perla della Valtiberina. Abbiamo tutte le possibilità e le capacità di creare condizioni tali da attrarre le persone. Il turista, oltre a far girare l’economia, crea nuovi posti di lavoro e noi dobbiamo investirci fino in fondo. È inutile avere mille strade e sentieri se nessuno li percorre”.

Qual è la qualità migliore della squadra capitanata dal sindaco Claudio Baroni?

“Sicuramente la tenacia. Sia nel perseguire gli obiettivi, sia nell’affrontare i problemi e nel mantenere il gruppo unito, malgrado le divergenze che possono manifestarsi. Il nostro mandato equivale a una promessa ai cittadini, e abbiamo il dovere di portare a termine l’impegno nel migliore dei modi”.

È intenzionato a dare continuità al percorso politico-amministrativo appena avviato?

“Mi farebbe molto piacere, soprattutto per dare seguito al lavoro svolto fino ad ora: ho dedicato molto tempo e impegno a questo percorso. Tuttavia, ora che ho concluso i miei studi universitari, ho bisogno di concentrarmi su quello che sarà il mio futuro professionale. Resterò sempre un cittadino attivo e pronto a dare il massimo per il suo Comune. In futuro, valuterò sicuramente se ripresentarmi”.