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Mondo politica: intervista con Antonio Cominazzi, assessore di Badia Tedalda

"In tema di turismo, la Valtiberina deve organizzarsi con il comitato di ambito"

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Politico con una importante esperienza alle spalle, Antonio Cominazzi è dal 2019 assessore del Comune di Badia Tedalda con delega a materie strategiche quali turismo, sanità ed economia. E allora, facciamo con lui il punto della situazione per ciò che riguarda questa realtà montana della Valtiberina.

Assessore Cominazzi, avevate un calendario di eventi abbastanza nutrito: che bilancio stilare dell’estate 2022?

“Un bilancio senza dubbio positivo: gente in buon numero e presenze in tutti i locali. Gli operatori sono contenti perché hanno lavorato; sono stati rispettati gli impegni in calendario con una partecipazione favorita certamente dal desiderio di ripartire dopo due anni di sosta per Covid-19, ma anche dall qualità delle proposte che avevamo messo in campo. Semmai, ora c’è il problema della locale filiale di Intesa San Paolo, che vuol chiudere. Giovedì scorso è arrivata la comunicazione della chiusura dell’agenzia di Badia, che si concretizzerà in novembre, quindi ci stiamo adoperando per verificare se altri istituti bancari vogliano aprire in paese”.

Sta facendo discutere la proposta della candidatura di Anghiari e Valtiberina Toscana a capitale italiana della cultura 2026. Badia Tedalda in che modo intende eventualmente inserirsi?

“L’ho detto più di una volta: mi va benissimo la candidatura proposta dal sindaco di Anghiari, Alessandro Polcri, ma bisogna che la Valtiberina si organizzi meglio, dando vita al comitato di ambito previsto dalla legge regionale sul turismo. E l’Unione dei Comuni deve svolgere il ruolo di organismo territoriale e non di sommatoria degli interessi dei singoli Comuni. Questa la mia opinione. L’idea della candidatura può andare bene, ma bisogna arrivarci preparati, sperando ovviamente che la accettino. La nostra vallata ha tutti i giusti requisiti per la sua ricchezza storico-culturale e anche Badia Tedalda ha le sue carte da giocare”.

Dal Pnrr sono arrivati oltre due milioni di euro da dividere con Pieve Santo Stefano. Quali sono gli interventi più qualificanti per il vostro Comune?

“Abbiamo partecipato anche e una decina di bandi, oltre a quello del rigeneratore socio-culturale. C’è per esempio un finanziamento di 700mila euro per la ristrutturazione della chiesa di San Michele Arcangelo, nella parte alta e storica del paese, che aveva problemi di stabilità, poi altri stanziamenti riguardano l’efficientamento energetico, legati sempre al Pnrr, oltre a quelli dello Stato. Li utilizzeremo per rimettere a posto l’impianto di illuminazione del campo sportivo e il prossimo anno rifaremo tutto il rettangolo verde per renderlo adeguato alle esigenze della squadra di cacio e a società professionistiche che volessero scegliere Badia Tedalda come luogo estivo di ritiro precampionato. venire in ritiro. Ci sono stati poi soldi per la messa in sicurezza della frana di Montelabreve, perché quella strada dovrà passare un domani sotto la Provincia e diventare la direttrice di collegamento con la futura E78 nella valle del Metauro. Con la somma del Pnrr che abbiamo preso assieme a Pieve, ristruttureremo il vecchio mattatoio di Badia per trasformarlo in centro espositivo e per attività culturali; sono poi previsti il collegamento fra Parco della Memoria, impianti sportivi e piazza centrale, che diverrà percorso ciclopedonale; la ristrutturazione dei bagni pubblici e l’allestimento, sul piazzale soprastante, di una struttura in legno che ospiterà l’officina di manutenzione e deposito per le biciclette da escursione. È stata nel frattempo rifatta dall’Unione dei Comuni, dal Comune e dalla Pro Loco l’area di sosta vicino alla cascata del Presalino con finalità turistiche, vedi la sosta per i campeggiatori e, sempre in collaborazione con l’Unione dei Comuni, è stato ristrutturato il rifugio di Monterano”.

La questione della pala eolica in costruzione sulla collina della galleria stradale vicino al paese. Quale piega potrà prendere la questione?

“Lo dico in tutta sincerità: è una bufala. All’inizio, sembrava che fosse chissà quale cosa; al momento, la pala non è funzionante, perché manca il collegamento con la centrale Enel, ma la struttura non è impattante ed è fatta bene anche a livello estetico. Sono diversi i progetti legati all’eolico e bisogna imparare a conviverci e ad abituarsi, visti i tempi attuali che suggeriscono sempre più la creazione delle comunità energetiche”.

Il 2022 sta entrando nella parte finale. Tabella di marcia rispettata dalla vostra amministrazione?

“Il Comune ha tutto sommato rispettato il programma che si era dato. Siamo un po’ indietro con il piano regolatore assieme a Sestino, perché c’è la parte geologica da completare, ma con il 2023 dovremmo essere a posto. Per il resto, abbiamo fatto anche cose in più, vedi i tre grossi interventi per la messa in sicurezza delle frane del territorio nella piazza centrale, al campo sportivo e a Montelabreve”.

 

Redazione
© Riproduzione riservata
26/09/2022 11:12:29


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