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Gal Alta Umbria e imprese: l’Umbria che non si ferma

Nonostante le difficoltà del periodo ci sono ancora imprese che credono nella propria attività

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Martedì scorso è stata pubblicata la graduatoria definitiva del bando “Alta Umbria Smart Retail – seconda edizione” che ha seguito di un paio di mesi la pubblicazione di quella dell’avviso “Alta Umbria Smart Factory – seconda edizione”.

Sono in totale 90 le piccole imprese dell’artigianato e del commercio finanziate dal GAL Alta Umbria negli ultimi due anni per un importo di quasi 2.000.000 di euro alle quali vanno aggiunte le 85 aziende agricole che hanno aderito al bando Alta Umbria Food per un totale complessivo di quasi 3.000.000 di finanziamenti.

Nonostante le difficoltà del periodo e i ritardi nell’attuazione del PNRR ci sono ancora imprese che credono nella propria attività e nel territorio in cui operano. Sono tutte piccole aziende con meno di 10 dipendenti, spesso di natura familiare, che con difficoltà hanno deciso di investire nella riqualificazione del proprio esercizio, nell’acquisto di macchinari innovativi per incrementare o qualificare la produzione oppure nella promozione della propria attività. Le imprese finanziate fanno parte di diversi settori: artigianato, commercio, ristorazione, bar e aziende agricole di produzione e trasformazione.

Il Presidente del GAL Mirco Rinaldi e tutto il Consiglio di Amministrazione hanno espresso la loro soddisfazione condividendo i meriti dell’operazione con Le Associazioni di categoria ed i Comuni che hanno svolto in molti casi una fondamentale operazione di sensibilizzazione per coinvolgere i vari settori produttivi.

“E’ un risultato che ci appaga sia per il grande lavoro fatto che per avere aiutato le imprese consentendo in tempi rapidi l’ammissione al contributo e la successiva liquidazione. Se da un lato c’è soddisfazione per la grande risposta delle imprese, che conferma la vitalità del nostro territorio, dall’altro preoccupano le difficoltà dovute spesso a fattori esogeni a cui le nostre aziende devono reagire. Il mondo è in costante evoluzione e il nostro territorio soffre per un tasso di invecchiamento della popolazione in continua crescita. Ad un mercato complesso e ad una competizione globale dobbiamo rispondere attraverso l’innovazione e l’aggregazione, ed è proprio su questi aspetti che si concentrerà la nuova programmazione”.

Sì perché il GAL non si ferma qui, entro il mese di giugno la Regione chiederà al GAL la presentazione del nuovo piano inoltre saranno avviate le attività del nuovissimo Distretto del Cibo Appennino e Tevere e infine verranno messe in campo le ultime iniziative per la promozione territoriale.

“Ce la stiamo mettendo tutta ma è necessario che il territorio capisca il particolare momento che stiamo attraversando e che le parti pubbliche e private insistano su una progettazione di qualità che coinvolga enti ed imprese. Bisogna programmare e realizzare in totale sinergia altrimenti per i piccoli centri e per le piccole realtà imprenditoriali sarà sempre più dura. E’ importante - conclude Rinaldi - che anche la Regione venga incontro ai territori favorendo una progettazione di qualità e dando alle singole aree la possibilità di crescere attraverso risorse finanziarie sostanziose come sta avvenendo in molte Regioni”.

Per tutte le informazioni relative alle attività del GAL Alta Umbria è possibile contattare gli uffici di Gubbio (0759220034) o Città di Castello (0758522131).

Redazione
© Riproduzione riservata
14/03/2023 09:34:10


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