Motori, la Francia archivia l’euro 7
“Fa spendere soldi alle imprese inutilmente”
Il ministro dell’economia francese Bruno Le Maire decreta la fine dello standard euro 7, quello che il commissario olandese Timmermans vorrebbe imporre come tappa intermedia verso la decarbonizzazione del 2035. “Lo standard euro 7 è da abbandonare perché fa spendere inutilmente soldi alle imprese. Il nostro obiettivo è la creazione di un’industria dell’auto elettrica europea che sia autonoma”.
Dopo il de profundis dell’autorevole esponente del governo di Parigi difficilmente lo standard euro 7 sopravviverà. Le Maire sceglie un momento altamente simbolico per l’inaugurazione della prima fabbrica europea per la produzione di batterie. La prima del progetto di Acc per la produzione, a regime, di 120 Gigawatt di energia corrispondenti al fabbisogno di circa 800 mila automobili. Il progetto prevede tre stabilimenti: l’ultimo ad essere realizzato sarà in Italia a Termoli. Occuperà 2.000 persone come gli altri due. In tutto i tre stabilimenti comporteranno un investimento di 6 miliardi di cui 2,8 di fondi pubblici. “Quello che stiamo inaugurando è il primo tassello di un grande progetto europeo” ha spiegato il presidente di Stellantis John Elkann.
La produzione dello stabilimento francese sarà non sarà dunque sufficiente ma importante. La fabbrica dice Carlos Tavares, ceo di Stellantis, “è il primo passo per la trasformazione darwiniana dell’industria dell’automobile verso la sostenibilità”.
Durante la visita allo stabilimento il ministro dell’industria Adolfo Urso ha
Incontrato Tavares e John Elkann: “con i vertici di Stellantis - ha detto Urso- abbiamo discusso di un progetto comune tra azienda e governo per accompagnare la transizione dell’industria dell’auto e far crescere la produzione negli stabilimenti italiani”. In che modo? “Modulando gli incentivi verso prodotti che siano alla portata delle famiglie italiane”.
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