Notizie Locali Comunicati

Città di Castello, in tanti alla manifestazione "Partecipiamo. Sostegno alla Sanità Pubblica"

Era presente anche il gruppo di Azione Altotevere davanti all'ospedale tifernate

Print Friendly and PDF

Nell'area verde attigua all'ospedale di Città di Castello, presente Azione Altotevere , insieme ad associazioni ed istituzioni dell'Altotevere.

Linea condivisa è la necessità di porsi in prima linea per dare insieme  sostegno a chi opera oggi con difficoltà nella Sanità e proclamare il proprio dissenso verso una situazione come sottolinea l'agenzia Agenas,  spiacevolmente in declino, proprio dove fino pochi anni fa si poteva vantare d'esserne il fiore all'occhiello.

A partire dai territori locali, la Sanità si fa argomento impellente, per le tanti e differenti richieste di necessità di nuovi sistemi che portino ad un raziocinio della gestione della spesa pubblica, partendo dal bilancio nazionale, smettendo di rinviarne la gestione sempre ad altri tempi ed interlocutori.

L'art. 32 della Cost. è per Azione più di un diritto, è l'identità di una nazione con  connotati unitari che suggeriscono l'impegno di energie, il valore, la concretezza e le capacità.

Azione sottolinea che occorre fare un salto mentale e porre rimedi incoraggianti. 

Sono due i punti che chiede Azione: 

1) una diversa cultura della salute 

2) un cambio di paradigma nella gestione dei servizi sanitari. 

Il primo punto chiede in primis ai cittadini e soprattutto ai politici di eliminare la ridondanza e l’ipertrofia dell’ospedale, che deve servire solo per i casi di altissima specialità, per curare gli acuti. Il 40% dei residenti umbri che hanno malattie croniche va preso in carico nei territori, con medicina di base organizzata, con le nuove strutture finanziate dal Pnrr, con decreto ministeriale 77 le case di comunità, con il monitoraggio della terapia, con la cura dello stile di vita. 

Il secondo punto è il nostro vettore politico; Azione è orientata verso la “MEDICINA D’INIZIATIVA” e non quella reattiva che si blatera solo per le campagne elettorali, poi ti porta a leggere l’articolo da un letto dell’ospedale quando è tardi. 

C’è un buona fetta di umbri che ha deciso di non curarsi più. La deriva privatistica che sta correndo questo comparto la leggiamo anche dai dati della fondazione GIMBE,  che sta denunciando l’evidente indebolimento del servizio sanitario nazionale, evidenziando l’emigrazione verso la privatizzazione, trend che preoccupa proprio perché continuerebbe in un accelerata dei numeri di persone che non andrebbero più a curarsi, non solo perché non hai a quel punto il servizio territoriale vicino, ma perché non hai i soldi per permettertelo, eludendo così il diritto fondamentale alla salute.

Redazione
© Riproduzione riservata
24/09/2023 17:20:12


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

0 commenti alla notizia

Commenta per primo.

Archivio Comunicati

Scuole protagoniste contro la violenza di genere: assegnate 23 borse di studio >>>

Nelle scuole di Sansepolcro arrivano dispositivi di erogazione di acqua per tutti >>>

"Sorpresi da quanto affermato dal Sindaco di Bibbiena sull'impianto di macellazione" >>>

Arezzo rischia di restare senza frutta: in dieci anni sparito un albero su due >>>

Anche Umbertide celebra la Giornata Mondiale della Croce Rossa >>>

Città di Castello: conclusa la trattativa per l’acquisto del canile comprensoriale di Mezzavia >>>

Archivio storico di Arezzo: pratiche edilizie nel caos >>>

Azione Arezzo ospita il Generale Vincenzo Camporini >>>

Mattatoio in Casentino, Casucci: "Coinvolgere tutte le istituzioni" >>>

Ceccarelli e De Robertis: “Montedoglio, Medioetruria, elisoccorso sono temi importanti" >>>