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Archivio storico di Arezzo: soluzione a medio termine

Lucherini: problema attenzionato anche per risposte nel breve periodo

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“La ricostruzione dei consiglieri comunali del Pd sull’archivio storico e sulla consultazione delle pratiche edilizie scivola su un crinale personale che ho trovato poco elegante e fin quasi offensivo. Ma preferisco restare ben centrata sul cuore del problema. E dire subito, anche con un certo orgoglio, che avere riportato a condizioni di normalità una situazione devastata dagli effetti della pandemia e dalle norme che disciplinavano contingentamento delle presenze in spazi ridotti e distanze interpersonali è uno dei miei vanti di questi cinque anni e non certo motivo di imbarazzo. D’altronde lo dicono gli stessi consiglieri comunali Caneschi e Donati che vanno citati, in tal caso, in modo testuale: ‘fin dal 2021 abbiamo denunciato i problemi per accedere all’archivio storico del Comune per prendere visione delle pratiche edilizie’. Dopo di che non hanno potuto che prendere atto che ‘la situazione era tornata alla normalità’. Abbiamo raggiunto l’obiettivo implementando soprattutto orari di apertura e postazioni di lavoro. Con un’interlocuzione costante, anche questo è un aspetto a cui tengo, con gli ordini professionali. Dunque: ascolto e decisioni concrete, con il primo sempre propedeutico alle seconde.

Di recente abbiamo dovuto distaccare, sottolineo temporaneamente, l’attività di consultazione delle pratiche edilizie conservate all’archivio storico da via della Fiorandola alla ex Cadorna. La scelta è stata presa in seguito ad alcune criticità riscontrate nell’immobile di via della Fiorandola, da cui si è reso necessario trasferire il personale, che attualmente lavora alla ex Cadorna mantenendo le stesse mansioni. È evidente che mentre le pratiche edilizie dell’archivio corrente si trovano già in piazza Fanfani, pronte per la consultazione, quelle dell’archivio storico sono visionabili in un momento successivo alla richiesta fatta dal cittadino o dal professionista incaricato, a causa della necessità di spostarle fisicamente dalla loro sede di deposito.

Nel primo periodo, pur dando per scontato un relativo allungamento dei tempi, non abbiamo incontrato difficoltà con questa movimentazione, anzi personalmente ho pure ricevuto feedback positivi sulla comodità della sede di consultazione alla ex Cadorna. Poi, il blackout che l’intero Comune ha dovuto affrontare dallo scorso 24 marzo per due giorni ha in effetti generato gli attuali problemi: fra trasferimento del materiale cartaceo e giorno di consultazione, tenendo conto che le pratiche vanno anche ricollocate, passano comunque più dei 5 giorni che ci eravamo prefissati.

Tuttavia ci siamo messi subito al lavoro per risolvere questa contingenza. È in fase di predisposizione un progetto di adeguamento dell’immobile di via della Fiorandola, di proprietà privata: l’ufficio patrimonio ha avviato contatti con il proprietario proprio per modificare il contratto di locazione, prevedendo a carico dello stesso i necessari lavori di adeguamento. Un primo sopralluogo congiunto è stato effettuato il 16 aprile per valutare l’adeguamento antincendio, l’abbattimento delle barriere architettoniche e quanto sia necessario per rendere nuovamente agibile l’immobile. La soluzione consentirà, nel medio periodo, di riprendere la consultazione delle pratiche edilizie conservate in quei locali.

Parallelamente, stiamo portando avanti un processo di digitalizzazione del materiale documentario. Inizialmente ne era stato programmato uno completo tramite l’affidamento del servizio a ditte esterne ma a seguito di un confronto con le categorie professionali, a conferma di quale sia il mio modus operandi, abbiamo optato per una soluzione interna, per evitare un aumento dei costi di consultazione per gli utenti. È stato quindi avviato dall’ente un processo di digitalizzazione che richiederà tempi più lunghi ma senza aggravi.

Al di là di tali soluzioni che coinvolgono orizzonti più ampi, non restiamo con le mani in mano adesso come non lo restammo nel biennio 2020/2021. L’intento è accorciare i tempi ancora una volta per dare risposte: perché deve essere chiaro che siamo noi, prima di altri, quelli dalla parte dei cittadini”.

Redazione
© Riproduzione riservata
09/05/2025 12:37:40


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