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Mondo Politica: intervista a Valerio Mancini consigliere regionale umbro

"Per la Lega la candidata alle regionale in Umbria é Donatella Tesei"

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Consigliere regionale umbro alla seconda legislatura (alla prima era stato vicepresidente di assemblea), coordinatore dal 2014 della Lega e capogruppo del “Carroccio” in consiglio comunale dal 2012. Valerio Mancini è senza dubbio uno degli uomini “forti” della Lega e non solo in ambito locale. Da sempre determinato e convinto, non si tira mai indietro quando c’è da battagliare sui problemi più importanti,

Mancini, i 12 milioni di euro per l'ex ospedale di Città di Castello in che modo verranno impiegati?

“Nella nuova programmazione regionale sono stati previsti 12 milioni di euro dal fondo FSC (Fondo per lo Sviluppo e la Coesione) per la messa in sicurezza dell’ex ospedale di San Florido di Città di Castello, che si uniscono ai tre milioni previsti in seguito al sisma del 2016. Come precisato anche dall’assessore regionale Paola Agabiti, è stato già concordato con la direzione sanità, proprio al fine di intervenire in modo coordinato nel quadro delle politiche di valorizzazione del patrimonio regionale; un intervento di riuso del complesso immobiliare che presuppone il consolidamento dell’intero complesso e la destinazione di una porzione dello stesso a polo di servizi per la salute. Si apre dunque alla possibilità di utilizzare il vecchio ospedale tifernate come Casa della Salute – e come sempre chiesto negli ultimi otto anni - uno spazio adatto ad accogliere anche persone con disabilità. Tema molto sentito dalle famiglie dopo la chiusura della rsa dentro l’attuale ospedale durante il periodo del Covid-19. Una finalità d’uso che andrebbe a potenziare il quadro sanitario non solo a vantaggio di Città di Castello, ma di tutta l’Alta Valle del Tevere. Il servizio Demanio Patrimonio e Logistica, a seguito del confronto con la direzione Sanità, ha intrapreso lo studio per la fattibilità di un primo stralcio funzionale che vada ad interessare la riqualificazione della parte più storica e connotata da maggior pregio architettonico, liberando l’edificio da tutte quelle strutture aggiunte dagli anni ’50 in poi. Per la Lega si tratta di un traguardo storico, che segna l’inizio di un percorso fondamentale per la città e per tutto il territorio altotiberino. Personalmente mi sono impegnato sia in Regione che in consiglio comunale affinché questa struttura, ormai in stato di degrado - come abbiamo denunciato anche lo scorso anno durante un sopralluogo al suo interno che ho svolto insieme alla collega della Lega, Manuela Puletti - venisse messa in sicurezza e riconsegnata alla cittadinanza. Sono soddisfatto che, dopo oltre venti anni di immobilismo a causa delle amministrazioni regionali di sinistra che si sono susseguite e che hanno fatto perdere opportunità anche davanti a richieste concrete e credibili da parte di imprenditori del territorio, grazie alla Lega e alla giunta Tesei la questione del vecchio nosocomio San Florido venga finalmente affrontata con concretezza”. 


Avete appena approvato in Regione il piano rifiuti: quali sono i punti salienti?

Gli umbri aspettavano un nuovo Piano Regionale dei Rifiuti da otto anni, perché scaduto nel 2015 e sono fiero del fatto che, grazie al lavoro della giunta e della Seconda Commissione che presiedo, siamo riusciti a redigere un piano che ha come obiettivo principale quello di far risparmiare i cittadini nel pagamento delle tariffe Tari, particolarmente esose, tutelando anche l’ambiente. Non è più possibile, come le stesse normative europee vietano, conferire i rifiuti in discarica. La Seconda Commissione ha esaminato per la prima volta il piano a dicembre 2022 alla presenza dell’assessore Roberto Morroni e, come prassi nella commissione che presiedo, abbiamo deciso di avviare poi una fase auditiva di tutti gli attori coinvolti, visto che l’argomento è di grande rilevanza e interesse pubblico. Abbiamo convocato gli amministratori locali, i gestori degli impianti, i massimi rappresentanti di Vus, Sogepu, Sia, Gest, Tsa, Asm Terni, Acea Ambiente, il direttore di Auri, Antonino Ruggiano; i sindacati e i rappresentanti di varie associazioni tra cui Legambiente Umbria, Italia Nostra Sezione di Perugia, Zero Waste Italy, Coordinamento Umbria Rifiuti Zero e ISDE Umbria (Medici per l’ambiente). Ascoltare tutti i portatori di interesse ci ha consentito di portare alla giunta proposte di modifica all’insegna del buonsenso avanzate dai soggetti ascoltati, che abbiamo rielaborato e presentato all’assessorato competente. Due emendamenti approvati prevedono la riaggregazione di altrettanti livelli di governance, assemblando la fase di raccolta, spazzatura e trasporto con i servizi di smaltimento e trattamento. I servizi potranno essere organizzati in un massimo di due ambiti territoriali, come già avviene in altre regioni. Nelle discariche di Borgo Giglione, Belladanza e Le Crete potranno essere conferiti esclusivamente rifiuti solidi urbani di provenienza regionale; viene anche specificato che gli affidamenti dei servizi avverranno nel rispetto della salvaguardia dei livelli occupazionali attuali e dei livelli retributivi e che l’affidamento del servizio di termovalorizzazione dovrà avvenire con le modalità del project financing, visto l’enorme investimento finanziario che questo richiede. Nonostante quindi i due anni di Covid che hanno di fatto rallentato l’attività amministrativa, abbiamo redatto e approvato un atto che darà garanzie a famiglie, imprese e ambiente”.

Città di Castello: in cosa sta mancando l'amministrazione Secondi?

“La nostra città, grazie alle iniziative promosse dalla giunta Tesei quale l’enorme investimento finanziario messo in atto sull’Aeroporto dell’Umbria, ha beneficiato, come tutta la regione, di un turismo generoso; tuttavia, la bellezza di Città di Castello con i suoi palazzi e i suoi monumenti non è valorizzata da un accurato decoro urbano nelle piazze, nei parchi e nelle strade. Anche nella recente manifestazione di Rimini, dedicata al turismo, la Regione dell’Umbria ha dato merito a Città di Castello; il problema è che l’amministrazione comunale appare in difficoltà nel rapportarsi con la rete dell’ospitalità del nostro territorio: carente la rete di comunicazione al cospetto di un turismo variegato nelle esigenze e nei bisogni. Ritengo che la prima critica da muovere alla giunta Secondi sia proprio quella di non valorizzare al massimo la città e di non sfruttarne tutte le potenzialità. La situazione attuale della zona di piazza Garibaldi ne è dimostrazione tangibile: si tratta di problematiche che Città di Castello si trascina da anni e la cui responsabilità non ricade solo sul sindaco attuale, ma anche sulle amministrazioni passate, sempre di sinistra. Scelte sbagliate che penalizzano anche i commercianti del centro storico, i quali non riescono a competere con altre realtà delle zone periferiche, nelle quali anche la possibilità di parcheggi non a pagamento agevola i cittadini, mentre non succede la stessa cosa per quelli del centro. Benché il nostro territorio sia economicamente florido, le amministrazioni di sinistra non sono state in grado di valorizzare l’artigianato tifernate; penso ad esempio ai maestri falegnami: non si è stimolata un’adeguata collaborazione con le reti di professionisti e nemmeno con gli istituti tecnici del territorio per fare in modo che certe tradizioni e opportunità di lavoro non scompaiano. Anche il settore della cartotecnica e della grafica merita attenzione: abbiamo una storia antica che deve essere tramandata per continuare a rimanere un punto di riferimento non solo a livello regionale, ma anche nazionale e soprattutto internazionale. Le giunte tifernati di sinistra, che nei decenni hanno potuto contare anche su esponenti politici a livello nazionale, non hanno saputo fare rete con i rappresentanti in Parlamento e al Governo e a pagarne le spese sono stati i cittadini: mi riferisco al mancato completamento della E78 e della galleria della Guinza, che se oggi ha la sua occasione di vedere la luce è grazie all’impegno dei consiglieri regionali territoriali della Lega, dell’assessore Enrico Melasecche, dell’onorevole della Lega Riccardo Augusto Marchetti e della presidente Donatella Tesei, seguiti costantemente dal ministro Matteo Salvini; in questi anni, perse mille occasioni di opere importanti, fatte poi in altre zone dell’Umbria. I sindaci di sinistra del comprensorio hanno le loro responsabilità. Altro aspetto al quale l’amministrazione Secondi non sta ponendo la dovuta attenzione è la manutenzione dei canali presenti nel territorio cittadino: penso al Vaschi e alla Scatorbia, dove tardivamente si sta cercando di porre rimedio. È opportuno anche che la giunta comunale si adoperi per potenziare i collegamenti tra quelle che un tempo erano aree rurali, ma che oggi vedono la presenza di centri abitati, i quali meritano di essere collegati con il resto della città in maniera efficace. Compendiamo che il territorio di Città di Castello sia particolarmente esteso, ma riceviamo continue sollecitazioni dai cittadini per le manutenzioni delle strade comunali di quelle aree una volta poco popolate, ma che oggi hanno numerosi nuclei abitativi”

Nel 2024 si tornerà a votare per le regionali. Scontata la ricandidatura alla presidenza di Donatella Tesei, oppure vi potrebbe essere una qualche pretesa da parte di Fratelli d'Italia?

“Per la Lega, come ribadito con fermezza sia dal segretario federale Matteo Salvini che dal nostro segretario regionale Riccardo Augusto Marchetti, la candidata alla presidenza della Regione nel 2024 sarà l’uscente Donatella Tesei. In questi anni, la presidente ha lavorato con serietà, mettendo a disposizione degli umbri le sue competenze per risollevare le sorti di una Regione allo sbando dopo cinquant’anni di strapotere della sinistra. Sono arrivati i risultati concreti che gli umbri possono toccare con mano, malgrado due anni di pandemia e, come detto sopra a proposito del turismo, sono in arrivo opere importanti sulla ex Fcu. Infatti, Rete Ferroviaria Italiana ha annunciato i primi interventi sul tratto Terni-Perugia, l’appalto sul sistema di sicurezza lungo la tratta Città di Castello-Ponte San Giovanni e il ripristino della tratta Città di Castello-Sansepolcro. Nondimeno per il nostro territorio, sono stati assegnati due milioni e mezzo di euro per la riqualificazione di Villa Montesca e quattro milioni e 800mila per la riattivazione dei treni “Minuetto” fermi dal 2018 alla stazione di Umbertide. E potrei continuare l’elenco delle opere e delle leggi approvate in questi anni ma, tornando al tema politico, coloro che vogliono mettere bandierine sui partiti dovrebbero prendere lezione da Terni, dove al sindaco uscente della Lega è stato preferito un nuovo sindaco di Fratelli d’Italia e sappiamo benissimo come il centrodestra non sia stato ampiamente votato dai cittadini. Siamo consapevoli del fatto che vi sia ancora molto lavoro da fare ed è per questo che non possiamo permettere che un percorso ben avviato venga interrotto per ipotetiche velleità di qualcuno. Non possiamo commettere l’errore di Terni anche in Regione, i cittadini non ce lo perdonerebbero; il centrodestra unito con Donatella Tesei presidente è l’unica strada percorribile se non vogliamo rischiare di riconsegnare l’Umbria alla sinistra”.

Redazione
© Riproduzione riservata
21/11/2023 10:21:29


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