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Sottosopra: "mettiamo a nudo" Mirco Rinaldi, sindaco di Montone

Dipendente pubblico e presidente del Gal Alta Umbria

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Sottosopra, la rubrica dove un personaggio pubblico viene “messo a nudo”. Una chiacchierata a 360° gradi dove vengono affrontate numerose tematiche, dalla vita privata al lavoro, dalla politica all’economia e tanto altro. Accendiamo i riflettori in questa puntata con Mirco Rinaldi, 50 anni, di professione dipendente pubblico ma anche sindaco di Montone.

A CHE ETA’ HA COMINCIATO A OCCUPARSI DI POLITICA?

“Presto, mi sono appassionato fin da subito alla politica. Dal terzo superiore in poi, quindi avevo circa 16 anni: sono entrato a dare una mano all’interno del Partito Democratico della Sinistra; lì è stato il primo vero attivismo. Poi nei Democratici di Sinistra con il partito di Montone dove ho ricoperto il ruolo di segretario dell’unità di base che poi dell’unione comunale”.

CI DICA TRE COSE CHE RICORDA CON PIACERE DELLA SUA INFANZIA

“Non possono mancare i momenti in famiglia, per esempio quando è nata mia sorella Ilaria. Un altro è la mia partecipazione alla donazione della Santa Spina, qui nel Rione Porta del Monte, avevo 6 anni. Non è stato solo un evento, ma un'esperienza di vera condivisione. È in momenti come quelli che si sente la forza di una comunità. C'è un'energia speciale, fatta di socialità e cultura, che si respira nell'aria. È un onore contribuire a un evento che non è solo una tradizione, ma un legame vivo. Ci sono poi tre ricordi che per me rappresentano una svolta. Il primo è il giorno in cui ho superato l'esame di terza media. Non era solo un traguardo scolastico, ma un vero e proprio rito di passaggio, la fine di un'era e l'inizio della libertà. Una libertà che si è concretizzata subito dopo, con l'acquisto della mia Vespa 50 PK. Non era solo un mezzo di trasporto, ma il simbolo della mia indipendenza. E con quella Vespa, sono arrivati i pomeriggi passati con gli amici a esplorare. Ci perdevamo lungo i fiumi, come il Carpina, scoprendo posti nuovi e creando ricordi che ancora oggi ci legano. Quelle avventure erano un mix perfetto di amicizia, scoperta e spensieratezza”.

SPOPOLAMENTO DEI CENTRI STORICI, C’E’ UNA SOLUZIONE?

“Il primo passo fondamentale è dotarli di servizi essenziali che li rendano attrattivi per la vita moderna. Dobbiamo portare al loro interno infrastrutture come la fibra ottica e la rete mobile, superando le difficoltà dovute alla conformazione del territorio o alle spesse mura degli edifici, come accade anche qui a Montone. Non si può pretendere che le persone si trasferiscano in luoghi dove la connettività, ormai fondamentale per studio e lavoro, è carente. Un altro aspetto cruciale è mantenere i centri storici vivi e vitali. Non devono essere solo dei 'musei a cielo aperto' per i turisti, ma luoghi dove si sviluppa la vita quotidiana. È essenziale che i servizi culturali e sociali, come biblioteche, musei e spazi di aggregazione, rimangano o vengano riportati all'interno delle mura. A Montone, per esempio, abbiamo fatto questa scelta perché crediamo che la cultura sia il cuore pulsante del nostro borgo. Infine, un punto che spesso viene trascurato è quello del giusto equilibrio sui prezzi delle case. Quando un centro storico diventa una meta turistica ambita, come è accaduto a Montone con l'acquisto di case da parte di stranieri, i prezzi tendono a salire vertiginosamente, rendendo gli immobili inaccessibili per i residenti locali. Per questo, è urgente che il Governo centrale o le Regioni intervengano con politiche mirate per la casa che possano calmierare il mercato, per consentire alle famiglie locali di vivere e prosperare nel loro territorio".

QUAL È IL SEGRETO PER ESSERE IL SINDACO DI MONTONE DA TRE MANDATI?

“La presenza costante e vivere il paese. L’ho detto un po’ prima. In questi anni ho partecipato a 360 gradi alla vita di paese: dal rione, allo sport passando per la proloco. La passione e l’amore per Montone mi ha portato a conoscere ancora meglio la realtà in cui vivevo facendo esperienze e vivere in sinergia con gli altri. Non ci si sveglia la mattina con l’idea di fare il sindaco del proprio paese: è importante costruire, passo dopo passo; parrocchia e proloco mi hanno trasmesso quei principi che sono poi culminati nell’indossare la fascia tricolore”. 

SCELGA I NOMI DI TRE PERSONE CHE CONSIDERA VERAMENTE AMICI

“È una domanda difficile, perché ho la fortuna di avere tante amicizie importanti, e sarebbe impossibile nominarle tutte. Ma se dovessi scegliere tre persone che rappresentano i valori a cui tengo di più, direi Filippo, Matteo e Pace & Bene (soprannome)”. 

A CHE ETA’ IL PRIMO BACIO E CON CHI?

“Avevo 14 anni, con una ragazza di Roma che veniva in villeggiatura a Montone”.

COSA NE PENSA DEI SOCIAL E DEI LEONI DA TASTIERA?

“I social, se usati nella giusta maniera, sono importanti. Ripeto: nella giusta maniera. Oggi, purtroppo, ci troviamo di fronte ad un uso spropositato, soprattutto tra il pubblico più giovane: lo vedo anche in casa mia, sono sempre con il telefono tra le mani. È importante che ci sia anche una vita sociale vera e non solo tramite uno schermo e una tastiera; ai fini comunali, invece, sono importanti per inviare messaggi o comunicazioni in tempi rapidi”.

IL COMUNE DI BOLOGNA HA DECISO DI DISTRIBUIRE GRATUITAMENTE PIPE PER IL CONSUMO DI CRACK, LEI COSA NE PENSA?

“Questa decisione ha sollevato, com'è naturale, un acceso dibattito. Personalmente, è una scelta che non avrei condiviso e che, per fortuna, non sono chiamato a prendere nel nostro territorio. Tuttavia, prima di esprimere un giudizio netto, credo sia doveroso analizzare il problema nella sua complessità. La scelta di Bologna si inserisce nel contesto delle cosiddette 'politiche di riduzione del danno', che hanno come obiettivo quello di minimizzare i rischi sanitari e sociali legati al consumo di sostanze. Dalla prospettiva di un'amministrazione locale, affrontare il problema della tossicodipendenza è una questione complessa, che richiede interventi su più fronti: prevenzione, recupero e, appunto, riduzione del danno. Credo che il primo e più importante obiettivo per un'amministrazione debba rimanere la prevenzione e il recupero dei tossicodipendenti. Dobbiamo investire in percorsi di cura e in supporto psicologico per aiutare queste persone. L'obiettivo non è quello di rendere più sicuro il consumo, ma di porre fine alla dipendenza stessa. È chiaro che ogni Comune ha le sue specificità e le sue emergenze. Noi, fortunatamente, non ci troviamo di fronte a questo tipo di problema, ma questo non ci esime dall'essere solidali con le amministrazioni che, come Bologna, si trovano ad affrontare sfide estreme e a cercare soluzioni in un contesto sociale molto difficile”.

COME SI COMPORTEREBBE SE SCOPRISSE CHE IL SUO PARTNER L’HA TRADITA?

“… Me ne farei una ragione”.

PERCHE’ GLI ITALIANI SI SONO ALLONTANATI DALLA POLITICA?

“Forse non sempre viene capita. Spesso gli italiani si cullano sul fatto che non va bene quella cosa, ma non hanno una soluzione per risolverla. La democrazia, invece, è l’arma migliore per cambiare le cose sempre nella giusta direzione”.

CON QUALE POLITICO LE FAREBBE PIACERE FARE UNA BELLA CHIACCHIERATA?

“Vado oltre confine: dico Barack Obama, l’ex presidente degli Stati Uniti”.

IMPENNATA NELL’ULTIMO DECENNIO DEL TURISMO IN UMBRIA: QUALI SONO STATE LE STRATEGIE VINCENTI?

“La promozione dell’Umbria è stata fatta in maniere concreta e seria con delle campagne studiate ad hoc e portate avanti da professionisti del settore. Secondo me, importante, è stato anche il sostegno attivo sempre da parte della Regione a manifestazioni e spettacoli dal vivo. Il turista, oggi, viene in Umbria anche per eventi culturali di rilievo, alcuni di carattere internazionale che sono stati proposti e portati avanti con grande interesse”.

COME ABBATTERE LA CORRUZIONE E L’EVASIONE FISCALE?

“Con la formazione dei nuovi cittadini e delle nuove generazioni. Credo proprio che è giusto il momento di intervenite a livello formativo”.

CI DICA TRE PROGETTI QUALIFICANTI PER MONTONE CHE VORREBBE REALIZZARE PRIMA DELLA FINE DEL SUO MANDATO

“Il pallino personale è nel completo recupero del convento di San Francesco: un progetto che era stato finanziato, ma che purtroppo con il cambio del Governo il contributo è decaduto; nel 2019 erano stati assegnati 700mila euro, seppure con l’impennata nei prezzi tutto è raddoppiato. Faceva parte del ‘progetto bellezza’ e con una rete di sindaci, tra l’altro, avevamo fatto anche una forma di protesta nei confronti del Governo poiché avevamo speso fondi che poi si sono bloccati. Al tempo stesso, però, non mi sono fermato è ho partecipato ad un altro bando, quello delle aree dismesse: vediamo come va, è un’importante ala accanto al museo. L’altro progetto è quello di dotare Montone di una nuova edilizia per le famiglie, seppure anche questo aspetto è molto complicato poiché non si riescono a trovare imprese per questo scopo; abbiamo delle zone del PRG nuove di zecca. Il terzo recuperare o creare un nuovo spazio al posto della palestra comunale, oggi troppo piccola per svolgere attività sportive”.

PREFERIREBBE TORNARE NEL PASSATO O VIAGGIARE NEL FUTURO?

“Io preferirei proprio viaggiare nel futuro”.

CON QUALE DONNA DELLO SPETTACOLO LE PIACEREBBE ANDARE A CENA?

“Andrei molto volentieri con Paola Cortellesi”.

QUAL È IL DOLCE CHE PREFERISCE?

“Dico il tiramisù”.

QUALE STRATEGIA AVETE ADOTTATO PER ATTRARRE IMPRENDITORIA NEL VOSTRO TERRITORIO?

“La nostra strategia per attrarre nuove imprese nel territorio si basa su tre pilastri: infrastrutture, incentivi fiscali e servizi. Crediamo che per essere competitivi e favorire lo sviluppo economico sia necessario offrire un pacchetto completo di opportunità. Infrastrutture e costo del suolo: la prima azione è stata quella di rendere il nostro territorio accessibile e conveniente. Siamo riusciti a ottenere finanziamenti che ci hanno permesso di realizzare l'urbanizzazione di nuove aree produttive. Questo ci ha consentito di offrire dei terreni a basso costo, un fattore decisivo per abbattere i costi di avvio per le aziende. Incentivi fiscali: abbiamo lavorato su politiche mirate per agevolare le imprese. In particolare adottato degli sgravi sull'IMU per i primi anni di insediamento: è fondamentale per supportare le aziende nella fase iniziale, permettendo loro di investire maggiormente nello sviluppo e nella creazione di posti di lavoro. Servizi per i lavoratori: con la Provincia di Perugia abbiamo introdotto una linea di trasporto pubblico che collega il nostro polo industriale con i centri urbani vicini. Un servizio bus che arriva fino a Umbertide e Sansepolcro facilita la mobilità degli operai e rende il nostro territorio più attrattivo per chi cerca un'occupazione”.

QUAL È LA PEGGIOR FOLLIA CHE HAI FATTO PER AMORE?

“Sinceramente follie in amore non le ho mai fatte”

COME GIUDICA LA SANITA IN ITALIA E QUELLA UMBRA?

"La sanità in Italia, e in Umbria in particolare, è un sistema che, a mio avviso, ha grandissime potenzialità e eccellenze. Personalmente, mi sono sempre trovato bene, anche durante l'emergenza pandemica, dove ho visto l'impegno straordinario e il sacrificio dei nostri operatori sanitari. Ritengo che sia doveroso dare atto a tutti i medici, gli infermieri e il personale che hanno lavorato senza sosta. Tuttavia, è evidente che il sistema sta affrontando delle sfide significative. La crescente privatizzazione è un segnale che non possiamo ignorare. Molti cittadini si rivolgono al privato per ottenere risposte più rapide, soprattutto per le visite specialistiche, a causa delle lunghe liste d'attesa nel settore pubblico. Credo che questo sia un sintomo di una sofferenza del sistema pubblico che va affrontata con urgenza. Il punto centrale di tutta la questione è il personale medico e sanitario. Come ho detto, la sanità la fanno le persone, e il nostro obiettivo principale deve essere quello di trattenere i professionisti validi. Dobbiamo investire nella formazione, migliorare le condizioni di lavoro e offrire opportunità concrete per evitare che le nostre eccellenze vadano a lavorare all'estero o nel privato. La sanità pubblica deve tornare a essere un'opzione attrattiva per i migliori talenti".

QUALI SONO I SUOI HOBBY PREFERITI?

“Attualmente, che non pratico più sport principalmente per mancanza di tempo, mi dedico alle camminate all’aria aperta ed escursioni di vario tipo”.

QUALE IL LUOGO PIU’ BIZZARRO DOVE HA FATTO L’AMORE?

“Non lo so. Non ho mai avuto l'occasione di farlo in un posto bizzarro”.

CHE COSA LE FA PIU’ PAURA DEL FUTURO?

“Non ho grandi paure per il futuro, mi preoccupa solo l’anzianità”.

CI DICE I NOMI DI TRE POLITICI DEL PASSATO E TRE DEL PRESENTE CHE LEI APPREZZA IN MODO PARTICOLARE?

“Del passato dico Sandro Pertini, Enrico Berlinguer e Romano Prodi. Mentre del presente per il centrosinistra Sergio Mattarella, Stefano Bonaccini e per il centrodestra Giancarlo Giorgetti”.

QUAL È LO SPORT CHE SEGUE CON PIU’ PASSIONE?

“La pallavolo perché l’ho praticata, ma anche il calcio ed in particolare l’Inter: la mia squadra del cuore”.

QUAL È IL CAPO DI BIANCHERIA INTIMA CHE LE PIACE PARTICOLARMENTE IN UNA DONNA?

“Mi affascina il reggiseno”.

COSA NE PENSA DELLE POLITICHE DI TRUMP PER FERMARE LA GUERRA A GAZA E UCRAINA?

“Non so rispondere a questa domanda, credo però che ancora siamo in alto mare”. le politiche di Trump su entrambi i fronti sono caratterizzate da un approccio negoziale diretto e spesso non convenzionale

LA SUA PARTNER LE CHIEDE DI PROVARE UNO SCAMBIO DI COPPIA, COME REAGISCE?

“Dico no, perché è una cosa che non condivido affatto”.

QUAL È IL PIATTO CHE A TAVOLA NON MANGEREBBE MAI E QUELLO INVECE CHE PREFERISCE?

“Non mangerei mai il piccione, quello che preferisco sono i cappelletti: estate e inverno”

FAVOREVOLE ALLA RIAPERTIRA DELLE CASE CHIUSE?

“Il mio sostegno a questa idea non è una questione di moralità, ma di sicurezza, salute e giustizia sociale. L'attuale situazione, con la prostituzione che si svolge in strada o in appartamenti non controllati, espone le persone a gravi rischi: dalla violenza e dallo sfruttamento da parte della criminalità organizzata, alla mancanza totale di tutele sanitarie. Regolamentare il settore permetterebbe di offrire a queste persone un ambiente di lavoro più sicuro, con controlli sanitari obbligatori e protezioni contro lo sfruttamento. Inoltre, c'è un aspetto di equità fiscale. Se il lavoro sessuale non è un reato, non ha senso che rimanga un'attività completamente invisibile e non tassata. La sua regolarizzazione permetterebbe a queste persone di contribuire al gettito fiscale, come qualsiasi altra categoria di lavoratori. I proventi potrebbero essere reinvestiti in servizi sociali e di assistenza, o in politiche di prevenzione. Capisco che l'argomento sollevi dibattiti profondi e preoccupazioni etiche, ma credo che l'ipocrisia di mantenere una situazione di illegalità di fatto non porti alcun beneficio. La legalizzazione e la regolamentazione ci offrirebbero gli strumenti per sottrarre questo fenomeno dalle mani della criminalità e gestirlo in modo più umano e trasparente”.

QUANDO ERA BAMBINO COSA SOGNAVA DI FARE DA GRANDE?

“Non avevo un’idea ben precisa”.

MONTONE E UMBRIA FILM FESTIVAL: COME È NATO QUESTO LEGAME?

“Nel lontano 1999, quando l'evento, che aveva avuto le sue prime esperienze a Umbertide, cercava una nuova sede. L'allora sindaco di Montone fu contattato e da quel momento è nato un connubio fortunato, cresciuto e consolidato anno dopo anno. L'obiettivo, fin dall'inizio, era mostrare al pubblico film di qualità che non trovavano spazio nel grande circuito delle sale cinematografiche. Questa scelta ha premiato il festival, che è diventato un appuntamento prezioso per gli amanti del cinema d'autore, portando ogni anno a Montone ospiti di calibro internazionale. Per 29 anni, l'Umbria Film Festival è stata molto più di una semplice rassegna cinematografica. Guardando al futuro, il nostro obiettivo è rafforzare ulteriormente questo legame. Abbiamo realizzato un piccolo cinema all'interno degli spazi dell'ex mattatoio. Speriamo che l'Umbria Film Festival riesca a sfruttare questo nuovo spazio per offrire una programmazione continua, anche durante i mesi invernali. Sarebbe un'occasione straordinaria per fare di Montone un punto di riferimento per la cultura cinematografica tutto l'anno, non solo in estate”.

TRE PERSONAGGI DELLO SPETTACOLO CHE NON SOPPORTA?

“Preferisco concentrarmi sulle persone che ammiro. Ammiro chi lavora duramente, chi è umile e chi non smette mai di imparare”.

COME ARGINARE IL FENOMENO DELL’IMMIGRAZIONE?

“Non credo che la risposta al fenomeno dell'immigrazione risieda nella costruzione di centri in paesi terzi come l'Albania. A mio avviso, questa è una soluzione che non affronta le cause profonde del problema e che sposta semplicemente la questione altrove. La vera sfida sta nel mettere in campo politiche di cooperazione internazionale concrete ed efficaci direttamente nei Paesi d'origine. A Montone, abbiamo un esempio di come questo possa funzionare. La nostra associazione 'Sotto Sopra' è attiva da anni in Malawi, dove tra l’altro, con il contributo del Comune, nel 2024, siamo riusciti a finanziare la costruzione di un pozzo per l'acqua potabile. Questo progetto, che può sembrare piccolo, ha un impatto enorme: salva la vita di molti bambini e offre un futuro a intere comunità. Credo fermamente che investire nello sviluppo sia l'unico modo per dare speranza a chi non ha altra scelta che partire. Tuttavia, dobbiamo anche essere pragmatici e guardare alla realtà del nostro Paese. In Italia, molte professioni, sono in sofferenza perché non ci sono abbastanza lavoratori italiani disposti a svolgerle. Un approccio equilibrato richiede, quindi, una gestione strutturata e onesta dei flussi migratori che tenga conto anche delle nostre esigenze lavorative”.

QUALI SONO I VALORI PIU IMPORTANTI CHE LE HA TRASMESSO LA SUA FAMIGLIA?

“Il rispetto e umiltà che secondo me è anche una dote”.

SVANITA L’IPOTESI DI ‘ALTA VALLE DEL TEVERE CAPITALE DELLA CULTURA’, SI SONO UN PO’ RAFFREDATI I RAPPORTI TRA I COMUNI COINVOLTI: CI SONO I PRESUPPOSTI PER NUOVI PROGETTI?

"Ritengo che l'esperienza sia stata un successo, indipendentemente dal risultato finale. Ha dimostrato che, se le nostre amministrazioni lavorano in rete, sono in grado di creare una visione comune e di produrre un progetto di alta qualità. È normale che dopo un'esperienza così intensa ci sia una fase di riflessione, ma sono convinto che ci siano tutti i presupposti per riprendere questa collaborazione. Avere la capacità di dialogare e di parlare la stessa lingua tra Comuni che appartengono a province diverse, e persino a due regioni come Umbria e Toscana, è un valore inestimabile. Potremmo concentrarci su progetti comuni nell'ambito del turismo, per creare itinerari unici e attrarre visitatori, o sulle infrastrutture, per migliorare la viabilità e i collegamenti tra i nostri territori. Solo unendo le forze e mettendo in campo progetti unitari potremo garantire uno sviluppo economico e sociale concreto e duraturo per tutta la Valtiberina."

QUAL È LA CANZONE CANTA SOTTO LA DOCCIA?

“Ragazzo fortunato di Jovanotti”.

QUAL È STATO COMPLIMENTO PIU’ BELLO CHE HA RICEVUTO DA UNA DONNA IN AMBITO SESSUALE?

“A questa domanda non so proprio cosa rispondere. Non ricordo”.

QUANDO QUALCUNO CRITICA IL SUO OPERATO DI AMMINISTRATORE COME REAGISCE?

“Sempre con nuove idee e nuovi progetti: l’importante è fare e non fermarsi mai”.

COME BLOCCARE IL CONSUMO DEL SUOLO E RECUPERARE UNA PARTE DI QUELLO CONSUMATO

"Il consumo di suolo è uno dei problemi ambientali più gravi che il nostro Paese deve affrontare. La terra è una risorsa non rinnovabile e una volta cementificata, non si torna indietro. A Montone, per fortuna, abbiamo pochi casi di questo tipo, a parte un recente ampliamento della zona industriale che era necessario per lo sviluppo del nostro territorio. Tuttavia, questo non ci esime dall'avere una visione chiara sulla questione a livello nazionale. La soluzione non può essere solo difensiva, ma deve essere anche propositiva. Non si tratta solo di bloccare il consumo di nuovo suolo, ma di recuperare e rigenerare quello già compromesso. Per fare questo, a mio avviso, servono due tipi di politiche: è necessario che il Governo centrale e le Regioni mettano in campo misure forti, come contributi a fondo perduto e sgravi fiscali significativi. L'obiettivo deve essere quello di rendere economicamente più vantaggioso recuperare un edificio fatiscente o una vecchia area industriale piuttosto che costruirne uno nuovo in un'area non edificata. Poi una nuova urbanistica: le nostre città e i nostri centri storici sono pieni di edifici abbandonati o sottoutilizzati. La politica deve spingere verso una rigenerazione urbana che valorizzi il patrimonio esistente, crei nuove opportunità abitative e commerciali, e restituisca vita e bellezza ai quartieri. Si tratta di un'operazione complessa, che richiede investimenti ma che ripaga in termini ambientali e sociali”.

FACCIAMO IL GIOCO DELLA TORRE, LE DIRO IL NOME DI 10 POLITICI, CI DICA CHI BUTTEREBBE DI SOTTO E CHI SALVEREBBE

GIORGIA MELONI, sotto

GIUSEPPE CONTE, salvo

ELLY SCHELEIN, in bilico

MATTEO SALVINI, sotto

MATTEO RENZI, sotto

ANTONIO TAJANI, indifferente

CARLO CALENDA, sotto

GIANCARLO GIORGETTI, salvo

MARIO DRAGHI, salvo

NICOLA FRATOIANNI, salvo

Notizia e foto tratte dal periodico l'eco del tevere
© Riproduzione riservata
05/10/2025 11:02:33


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