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Mondo Politica: intervista a Gianluca Giogli consigliere comunale a Monterchi

"Alfredo Romanelli ha lavorato bene, con lui la città può raggingere grandi traguardi"

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È un veterano del consiglio comunale di Monterchi, dove siede da praticamente venti anni, cioè da quando nel giugno del 2004 venne eletto Massimo Boncompagni dopo anni e anni di amministrazione di sinistra e centrosinistra. Da allora, quella di Gianluca Giogli è una presenza fissa in maggioranza e da quasi 10 anni, con Alfredo Romanelli sindaco, è il capogruppo di “Insieme per Monterchi”. Avrà intenzione di continuare, Giogli? Lo dirà in conclusione di questa intervista.

Giogli, in che cosa si è distinto il secondo mandato del sindaco Alfredo Romanelli rispetto al primo?

“Se nel primo abbiamo dato inizio ai progetti, nel secondo abbiamo portato a termine la maggior parte di essi. Posso ricordare la ripulitura delle mura, la messa in sicurezza idrogeologica dei torrenti Cerfone e Padonchia, soprattutto per ciò che riguarda Pocaia e la possibilità di edificare qualcosa di nuovo nella zona degli insediamenti produttivi e poi la realizzazione del centro polivalente, che vedo in maniera senza dubbio positiva. A livello culturale, tante le iniziative messe in piedi, nonostante i due anni pieni all’insegna del Covid-19, che non ci ha aiutati. È stato un ostacolo e tutto quanto abbiamo fatto è stato possibile con tanti sacrifici”.

Collocazione definitiva della Madonna del Parto: c’è ancora in piedi una sentenza del Consiglio di Stato favorevole al ritorno nella chiesina di Momentana, ma questa situazione riuscirà finalmente a sbloccarsi?

“Per ciò che mi riguarda, da venti anni mantengo ferma la mia posizione, secondo la quale nella peggiore delle ipotesi l’opera di Piero della Francesca dovrà rimanere nell’attuale sede della ex scuola elementare di via della Reglia, perché comunque la soluzione più opportuna è a mio avviso quella dello spostamento nel vicino ex monastero delle Benedettine, edificio che peraltro si sta riducendo a un rudere e che cade a pezzi. Vedo insomma una collocazione nel centro storico del paese e mi auguro quindi che anche il ministero e la soprintendenza cambino idea. A parte l’incongruenza dovuta al fatto che un dipinto con tema centrale l’attesa di una nascita, quindi un segnale di vita, debba essere posizionato a ridosso di un cimitero, nella piccola chiesa non vi sono più le condizioni per il ritorno della Madonna del Parto, a cominciare dalle dimensioni assunte con l’apposizione della teca, che impedisce con le nuove misure di entrare dentro la chiesa”.

Dà una spiegazione all’atteggiamento tenuto dalla minoranza nei confronti del nuovo centro polivalente?

“Credo che alla fine anche la minoranza si ricrederà. Noi come maggioranza potremmo non esserci più, ma il centro polivalente non se andrà con noi: rimarrà a disposizione e alla pubblica fruizione della comunità di Monterchi. È chiaro che dovrà essere redatto un regolamento sulla sua gestione e che poi dovrà essere gestito al meglio, ma potrà essere utilizzato da privati e associazioni, più si rivelerà utile nel caso che si verifichino quegli eventi calamitosi che nessuno auspica, ma che comunque debbono essere messi in conto. Monterchi non aveva mai avuto finora una struttura di questo genere e la scelta di insediarla vicino al campo sportivo è stata giusta. Ciò che sostiene la minoranza non è altro, quindi, che il gioco delle parti, al solo scopo di creare una diatriba con la maggioranza. Magari, quando in passato venivano adottati provvedimenti ritenuti giusti la minoranza ne prendeva atto, stavolta no”.

Pochi mesi ancora e Monterchi tornerà alle urne per le comunali. Verso un Romanelli-ter e con Giogli ancora in corsa?

“Ci può benissimo stare per il sindaco. Per come la penso io, Alfredo Romanelli ha lavorato bene e ulteriori cinque anni gli permetterebbero di portare a termine i progetti rimasti in sospeso, quindi mi auguro che si opti ancora per l’attuale primo cittadino. Per ciò che mi riguarda personalmente, mi rimetterò alle decisioni del sindaco; posso solo aggiungere che gli impegni di lavoro mi sono aumentati, per cui sarebbe più difficile per me conciliare entrambe le cose”.

Redazione
© Riproduzione riservata
19/12/2023 10:44:54


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