Successo per il 45° Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato

Il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi: "Tanti i visitatori di tutte le età"
“Con una 45^ edizione bella ed emozionante, vissuta intensamente da tantissimi visitatori di tutte le età che per tre giorni hanno popolato il centro storico di Città di Castello arrivando ogni parte d’Italia e anche dall’estero, il Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato ha confermato una vocazione internazionale capace di attrarre l’attenzione dei più importanti media della Penisola, delle testate giornalistiche straniere e di quelle specializzate nel turismo enogastronomico, ma anche di saper interessare e coinvolgere un pubblico ‘gourmet’, esperto di alta cucina, che è venuto per conoscere a livello tecnico la trifola e ha avuto la possibilità di scoprire la cultura, le tradizioni e i prodotti tipici del territorio”. E’ quanto dichiarano il sindaco Luca Secondi, l’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri e il presidente dell’Ente Fiera Salone Bianco Pregiato Lazzaro Bogliari, stilando il bilancio della manifestazione che si è svolta dal 31 ottobre al 2 novembre con importanti presenze di pubblico nel centro storico tifernate. “L’evento – osservano Secondi, Guerri e Bogliari - ha raccontato l’Umbria come una terra di eccellenze autentiche, sostenibile e accogliente, raggiungendo, a due anni dall’impostazione della nuova formula sulla quale ha investito l’amministrazione comunale, un posizionamento di alto profilo nel panorama italiano delle manifestazioni enogastronomiche legate al tartufo e la maturità che lo proietta al definitivo salto di qualità nel 2026”. “Con il suo patrimonio identitario e culturale profondamente legato alla cerca e alla cavatura del tartufo e il radicamento sociale, culturale ed economico di questa attività nella comunità – proseguono gli organizzatori - Città di Castello sta assumendo un ruolo di riferimento nella costruzione di una visione dell’Umbria che unisce gusto, arte e attaccamento ai valori della tradizione e sta portando nel mondo questa immagine della nostra regione attraverso il suo Salone del Bianco Pregiato e una copertura mediatica capace di varcare i confini nazionali e continentali”. In questo contesto, Secondi, Guerri e Bogliari rinnovano “l’impegno a lavorare con concretezza e capacità progettuale per onorare il compito di coordinare i comuni umbri in seno all’Associazione Nazionale Città del Tartufo e valorizzare il grande potenziale turistico ed economico di questa filiera nella nostra regione”. Nel tirare le somme della 45^ edizione, i promotori del Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato ringraziano “tutti coloro che hanno partecipato, pensato e realizzato l’evento, mettendo impegno, passione e professionalità al servizio di un progetto che ha valorizzato Città di Castello e la sua vocazione di città dove il tartufo si può raccogliere e mangiare tutto l’anno”. “Grazie – continuano - per aver offerto un’immagine eccezionale della città anche a tutte le attività commerciali, ai ristoratori, alle strutture museali, che hanno registrato numeri altissimi di visitatori, ma anche alle realtà associative locali, che hanno raccontato il territorio attraverso i suoi prodotti tipici”. Un pensiero particolare anche per l’ufficio Stampa del Comune, grazie al quale il Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato e la trifola di Città di Castello sono rimbalzati nei Tg regionali, nazionali ed esteri. I servizi sulla manifestazione sono andati in onda sulle reti Medasiet e Rai: al Tg5, nell’edizione delle 20.00 con immagini del salone nell’ambito di un reportage sul “ponte Ognissanti”, su Mag ed al Tg di Studio Aperto. Due ampi servizi erano in scaletta anche al Tgr Rai Umbria, mentre dell’evento si è parlato anche nei telegiornali di alcune emittenti rumene e bulgare. L’edizione 2025 del Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato ha testimoniato l’unicità di un luogo come Città di Castello, dove nasce una trifola su tre in Italia, dove oltre 1.500 cavatori, uomini e donne di tutte le età con più di 2.000 cani al seguito, sono il simbolo vivente e vincente di un’attività di ricerca dichiarata patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco. L’evento ha ottenuto l’attenzione di un pubblico vasto ed eterogeneo, che è stato richiamato nel territorio dall’inebriante profumo della trifola, ma anche da una comunità coinvolta e protagonista attraverso le sue storie, le sue tradizioni, le sue eccellenze e il suo saper fare. Gusto e passione, sperimentazione e innovazione, cultura e tradizione sono stati grandi protagonisti della manifestazione promossa dal Comune con la Regione Umbria e il patrocinio della Camera di Commercio dell’Umbria, che, nel segno delle novità e delle sorprese, ha scritto una nuova, bella, pagina di una storia lunga oltre quattro decenni. Grazie alla capacità di coniugare tradizione e linguaggi contemporanei, il Salone ha attratto un pubblico giovane sempre più interessato alla cultura del cibo e del territorio, rivelando un promettente appeal nei confronti delle nuove generazioni. Le analisi sensoriali, appassionanti, divertenti e formative allo stesso tempo, gli appuntamenti con i sommelier del tartufo e con i narratori del gusto, i momenti di approfondimento tecnico sulle caratteristiche del bianco pregiato hanno registrato il tutto esaurito e sono stati molto apprezzati dal pubblico di buongustai e appassionati, che ha avuto modo di divertirsi anche nei momenti ludici a tema. Il premio alla carriera a Gianfranco Vissani, “poeta dei sapori” che ha magnificato la bontà della trifola di Città di Castello è stato uno dei momenti clou di un programma che ha regalato una narrazione ampia e suggestiva del mondo del tartufo, coinvolgendo davvero tutte le generazioni: dai quasi 200 studenti delle scuole primarie del territorio, che, insieme a 20 persone con disabilità della Cooperativa “La Rondine”, hanno giocato a cercare il tartufo con i cavatori dell’Associazione Tartufai Alto Tevere nel prologo dell’evento, fino agli oltre 70 tartufai che nella giornata di domenica hanno partecipato con i migliori cani d’Italia alla gara di cerca della trifola nei giardini del Cassero, nel segno di due figure indimenticabili come Alessandro Ghigi e Giovacchino “Jimmy” Cecchini. “Per noi è stata veramente un’edizione bellissima, che siamo orgogliosi di aver vissuto, mettendo l’anima e il cuore dei nostri associati al servizio di tanti momenti emozionanti, condivisi in modo profondo con la comunità a cui apparteniamo”, commenta il presidente dell’Associazione Tartufai Alto Tevere Andrea Canuti, ringraziando tutti i consiglieri del sodalizio e gli appassionati per la partecipazione e il contributo alle iniziative della 45^ edizione del Salone. “Siamo stati insieme ai giornalisti, a maestri come Gianfranco Vissani, insieme ai bambini, insieme a esperti, buongustai e semplici curiosi, insieme a cavatori da tutta Italia – osserva Canuti - per raccontare la cerca del tartufo nella nostra vallata e trasmettere passione e amore per questa stupenda tradizione: un impegno che abbiamo onorato entusiasmandoci e divertendoci”.

			
				
				
				
				
				
				
				
				
				
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