Cimiteri di Citerna, Pistrino e Fighille: tra degrado, mancanza di loculi e concessioni revocate

Gruppo Consiliare “Insieme Possiamo”: alla minoranza viene impedito di parlare
Durante il Consiglio Comunale di Citerna del 7 novembre 2025, i consiglieri del gruppo di opposizione Insieme Possiamo hanno chiesto al capogruppo di maggioranza Monaldi di trasformare la sua interrogazione in un’interpellanza, al fine di consentire un vero confronto politico sulla grave situazione dei cimiteri comunali di Citerna.
Di fronte al diniego, il nostro gruppo ha chiesto di poter presentare una propria interrogazione scritta sullo stato dei cimiteri di Citerna, Pistrino e Fighille. Tuttavia, il Sindaco e il Vicesindaco – dopo essersi consultati tra loro – hanno deciso di non ammettere la nostra interrogazione, motivando il rifiuto con il pretesto di “non conoscerne il contenuto”.
Una giustificazione inaccettabile: sarebbe bastato leggerla!
Questo comportamento rappresenta un atto di censura politica e un grave precedente per la democrazia locale, poiché impedisce all’opposizione di esercitare il proprio ruolo di controllo e di rappresentanza dei cittadini.
A rendere la vicenda ancora più paradossale è il fatto che la stessa maggioranza abbia presentato un’interrogazione su un tema che riguarda la propria gestione: la questione dei cimiteri. Quando chi governa arriva a interrogare sé stesso, significa che la misura è colma e che le scelte fatte non convincono più nemmeno chi le ha votate.
Come gruppo Insieme Possiamo, ricordiamo di aver già sollevato il problema oltre un anno fa, con l’interpellanza del 13 luglio 2024, nella quale denunciavamo:
● il degrado diffuso dei cimiteri di Citerna, Pistrino e Fighille;
● la mancanza cronica di loculi;
● l’assenza di manutenzione e decoro;
● la totale mancanza di programmazione da parte della Giunta.
Oggi, a distanza di oltre un anno, la situazione è addirittura peggiorata.
Con la Delibera di Giunta n. 69 del 9 settembre 2025, l’Amministrazione ha deciso di “rientrare nella disponibilità dei loculi interessati da tumulazioni antecedenti al 1975”, appellandosi all’art. 92 del DPR 285/1990.
In pratica, vengono revocate concessioni rilasciate decenni fa e tuttora valide. Nella sostanza, il loculo dovrebbe essere liberato dai resti del defunto per essere destinato all’ossario. Di fronte alle forti proteste della popolazione di Fighille durante un’assemblea pubblica, l’Amministrazione – resasi conto della gravità della situazione – ha cercato di porre rimedio, offrendo la possibilità di stipulare un nuovo contratto trentennale con costi che arrivano anche a 500 euro.
Il paradosso è evidente: si chiede di pagare un nuovo contratto quando quello precedente non è ancora scaduto. Questa decisione ha suscitato sconcerto, rabbia e amarezza tra le famiglie di Fighille, costrette a scegliere tra pagare di nuovo o accettare che i resti dei propri cari vengano spostati in ossario.
Nel frattempo, accade anche che i lavori per le tettoie del cimitero di Pistrino, affidati nel marzo 2021, non siano mai stati realizzati.
Nel Documento Unico di Programmazione si parla ancora di “Faremo le tettoie”, ma la realtà è che in sei anni di mandato non è stata costruita neanche una tettoia né un solo loculo nuovo. Lo scorso settembre, inoltre, i lavori già assegnati a una ditta per la realizzazione delle tettoie sono stati revocati.
Come gruppo consiliare Insieme Possiamo, ribadiamo le richieste già avanzate nel 2024:
● Un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria per garantire decoro e rispetto nei luoghi di sepoltura;
● Una pianificazione strutturale per la realizzazione di nuovi loculi e cappelle, senza soluzioni di emergenza o forzature sui contratti;
● Trasparenza nei costi e nelle procedure: è inaccettabile chiedere nuovi pagamenti a chi ha già una concessione di lunga durata;
● Un confronto vero con i cittadini, prima di assumere decisioni che toccano affetti e memorie profonde.
I cimiteri non sono solo luoghi di sepoltura: trattarli come un problema contabile significa mancare di rispetto non solo ai defunti, ma a tutti i cittadini.
Chiediamo quindi che questa Amministrazione sospenda ogni revoca delle concessioni fino a quando non sarà elaborato un piano complessivo che preveda:
● ampliamenti o nuove costruzioni, dove necessario;
● una chiara regolamentazione dei rinnovi;
● condizioni economiche eque per tutti.
Gruppo Consiliare “Insieme Possiamo”

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