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Mondo politica: intervista con Franco Dori, sindaco di Sestino e presidente dell'Unione dei Comuni

"Le Marche sono più vicine e comode, ma noi siamo toscani"

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A fine novembre-inizio dicembre, toccherà il giro di boa l’amministrazione comunale di Sestino guidata dal sindaco Franco Dori, che con il passare del tempo si è sempre più calato nel suo ruolo, non dimenticando nel frattempo il canonico avvicendamento all’Unione dei Comuni che lo ha portato alla ricoprire la presidenza dell’organismo comprensoriale della Valtiberina Toscana. E allora, facciamo il punto della situazione sia su Sestino che anche sull’Unione.

Sindaco Dori, può stilare un bilancio della sua amministrazione quando oramai è arrivata al giro di boa, con assieme anche un consuntivo che La riguarda da Presidente dell’Unione dei Comuni?

“Io e la mia amministrazione siamo soddisfatti per quello che abbiamo fatto. Molti i punti del programma che abbiamo centrato. La pandemia non ha ostacolato l'operato dell'amministrazione e il suo svolgimento regolare delle attività, poiché abbiamo sempre garantito ogni tipo di servizio e supporto alla cittadinanza. A tal proposito voglio ricordare la battaglia perchè fosse garantito e mantenuto il servizio di guardia medica, il servizio di pediatria e l'infermiere di vallata. Servizi essenziali per le aree interne. Abbiamo ancora gravi problemi di viabilità e siamo in attesa del finanziamento del Ministero, anche se abbiamo comunque portato in fondo interventi sempre su strade e scuole. Da ricordare anche il rifacimento della copertura dell’Antiquarium nazionale (il museo archeologico), caduta in pratica dalla sera alla mattina. Da presidente dell’Unione dei Comuni, posso dire che fin da subito ci siamo attivati per procedere con la riorganizzazione dell'ente dal punto di vista occupazionale, le cui nuove assunzioni, sia per la parte demaniale che per quella amministrativa, sono necessarie per il potenziamento degli Uffici e quindi dei servizi”.

L’inaugurazione della ricollocata Croce al Sasso di Simone può aprire un capitolo nuovo a livello turistico e di valorizzazione del territorio?

“Sì, certamente. Con l’apertura del rifugio Casa del Re, abbiamo quadruplicato le presenze turistiche. Richieste pervenute da ogni parte, specie dal Fiorentino, per accedere alla sommità del Sasso. Ci troviamo davanti a un volano turistico non indifferente, tanto più che in questo momento è forte la ricerca dei luoghi attraenti dal punto di vista naturalistico. Ma importante è anche la richiesta di frequentazione dell’altra risorsa che abbiamo: il parco faunistico di Ranco Spinoso”.  

Quali gli obiettivi da realizzare di qui a fine mandato?

“Per il Comune, molti sono gli interventi su cui puntiamo, primo fra tutti quello di ristrutturazione della chiesa dell'Arcipretura e dell'area degli scavi archeologici, per cui siamo in attesa di finanziamenti da parte del Ministero  Beni Culturali per il via a procedere. Voglio ricordare poi il completamento del rifacimento delle strade, della riqualificazione energetica e dell'ultimo marciapiede nella zona centrale. Inoltre, voglio sottolineare il fondamentale attingimento a  risorse di bandi per la riqualificazione della scuola, della palestra e dell'area circostante. In tal senso, stiamo avviando le procedure per la domanda a un bando volto all'adeguamento della rete Lan/Wlan per gli spazi pubblici, quali la scuola e gli uffici comunali”.

Come commenta la tornata elettorale dei 3 e 4 ottobre scorsi a Sansepolcro?

“Premetto che non conosco personalmente i candidati sindaci nel territorio di Anghiari, riferendomi a Mario Checcaglini e Danilo Bianchi, mentre ho avuto modo di conoscere a livello personale e amministrativo Alessandro Polcri, in quanto con lui è avvenuta la fase del passaggio del testimone alla presidenza dell'Unione. In questo periodo da sindaco e da presidente dell’Unione, abbiamo avuto sempre un'ottima collaborazione e ottimi rapporti, perciò auguro un buon lavoro anche per la continuazione di progetti precedentemente avviati. Per quanto riguarda il futuro sindaco di Sansepolcro, esprimo un sincero augurio a entrambi  e in ogni caso auspico in una collaborazione sincera, concreta e in sinergia fra i primi cittadini come è sempre stato, considerando anche l'importante ruolo del Comune di Sansepolcro e del suo impatto determinante all'interno dell'Unione dei Comuni”.

Non ci sarà più Mauro Cornioli all’interno dell’Unione dei Comuni, poiché il sindaco uscente di Sansepolcro ha deciso di non ricandidarsi. Una mancanza importante? E in che modo si è rapportato con lui?

“Sarà assolutamente un'assenza significativa, quella di Mauro Cornioli al tavolo della giunta dell'Unione. C'è stato un rapporto di collaborazione, di scambio e di confronto che necessariamente ha prodotto  un sentimento di stima e rispetto reciproco. E' con questo spirito di condivisione che l'Unione deve essere vista per quello che è: un ente di gestione associata e non un ente politico o, come troppo spesso viene etichettato, un ente svuotato e irrilevante. L'Unione va rilanciata e ci siamo prefissati obiettivi con questa giunta per mettere in campo strategie mirate e volte alla sua rivalutazione, poiché in funzione di un principio solidaristico e di una visione di vallata. L'Unione rappresenta una grandissima opportunità per i Comuni membri, soprattutto per i Comuni disagiati di montagna come quelli di Badia Tedalda  e di Sestino”.

Vista l’estrema vicinanza e anche la maggiore convenienza su determinati versanti, Sestino ha mai pensato di “trasferirsi” nelle Marche?

“La vicinanza territoriale offre molto spesso l’opportunità di avvalerci di moltissimi servizi della Regione Marche e questo perchè - essendo Sestino un territorio orograficamente disagiato e geograficamente distante dal capoluogo di provincia – si vede costretto a ricorrere alle zone limitrofe soprattutto da un punto di vista pratico della vita quotidiana. Nell'ambito sanitario, per esempio, voglio evidenziare la convenzione con la Regione Emilia Romagna per le cure in ambito ospedaliero dei residenti nel Comune di Sestino. Tuttavia, tengo a precisare che la Regione Toscana volge verso questo territorio massima attenzione come area interna e rinnova costantemente la sua disponibilità all'ascolto di eventuali richieste o esigenze. Voglio ricordare che nel 2020, anno della ricorrenza del 500enario dell'annessione di Sestino alla Toscana, l'amministrazione e la popolazione di Sestino hanno avuto l'onore di accogliere il presidente della Regione, Eugenio Giani, in questo angolo remoto di Toscana. Un'occasione anche per ribadire il nostro senso di appartenenza ad essa, perciò - malgrado le innumerevoli difficoltà - siamo orgogliosi di essere toscani”.

Redazione
© Riproduzione riservata
08/10/2021 09:02:52


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