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Mondo Politica: intervista a Marco Baccini sindaco di Bagno di Romagna

Tanti i lavori in programma nel 2023

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Anche per lui, come per altri colleghi sindaci, il 2023 sarà l’ultimo anno pieno del suo mandato, perché nel 2024 si tornerà a votare per le comunali. Ed è il nono complessivo per Marco Baccini, dal maggio 2014 alla guida del Comune di Bagno di Romagna attraverso quella vittoria che fu a suo modo un piccolo “ribaltone”, perché riuscì comunque a sconfiggere il centrosinistra tradizionale. Cosa ha portato in dote l’anno appena trascorso, quello del post pandemia e cosa rimane ancora da fare? Questi i principali temi sui quali verte l’intervista.

Sindaco Baccini, che anno è stato il 2022 per l’amministrazione comunale di Bagno di Romagna?

“E’ stato un anno buono a livello di programmazione, rispetto ai precedenti e allo stesso tempo propedeutico al 2023. Abbiamo realizzato il secondo stralcio della riqualificazione del centro storico: si tratta di opere minori ma di grande impatto. La riqualificazione ha poi riguardato l’area Chiardovo, i giardini pubblici di Bagno di Romagna e il Foro Boario. Un altro capitolo concerne la manutenzione delle strade per oltre 340mila euro: ci siamo concentrati su quelle al di fuori dei centri storici e su quelle più bisognose di interventi. A livello turistico, per la prima volta Bagno di Romagna si è guadagnata il titolo di primo Comune a livello regionale per presenze termali ed è entrata nel novero dei “Borghi più belli d’Italia”. Un passo in avanti importante”.

Ha parlato di anno propedeutico al 2023. Quali operazioni dovranno concretizzarsi nel corso dell’anno appena iniziato?

“Se non vi saranno stravolgimenti a livello generale, visto che negli ultimi anni è successo un po’ di tutto, dovremmo inaugurare la sede della scuola media e la palestra scolastica, dopodichè cercheremo di terminare la riqualificazione della sede comunale, il cui cantiere è andato avanti oltre il dovuto, ma vi sono altri progetti che dovranno trovare attuazione. Fra questi, vi sono anche il nuovo parcheggio di San Piero in Bagno e la prosecuzione del piano di manutenzione delle strade”.

L’anno 2023 dovrà essere anche quello buono per lo sblocco materiale della situazione relativa alla vecchia statale 3 bis?

“Me lo auguro vivamente, anche perché quattro anni fa esatti venne sequestrato il viadotto Puleto e da allora all’atto pratico non è successo nulla. Andiamo avanti con una situazione divenuta insostenibile: di promesse, a suo tempo, ne avevano fatte tante, di fatti invece nessuno. Dopo tanti sforzi e dopo che noi sindaci ci siamo adoperati a destra e a manca, sono arrivati i primi cinque milioni di euro per la sistemazione di un tratto di strada: dobbiamo fare in modo che il cantiere inizi a diventare operativo; a quel punto, sarà anche più facile “battere cassa” per avere gli altri, perché il lavoro avviato dovrà essere portato a compimento”.

Visto anche l’ottimo rapporto che c’è fra Lei e il presidente della Regione Emilia Romagna, pensa e magari auspica che sia Stefano Bonaccini a diventare nuovo segretario nazionale del Partito Democratico, anche per la stima che ha nei suoi confronti?

“Premetto che io non sono un esponente del Pd, per cui la questione specifica della segreteria mi tocca fino a un certo punto. Ciò detto – e al di là di tutto e di chi sarà titolare del ruolo di segretario – quello che conta è la ricostruzione del partito, ma sotto questo aspetto la vedo dura. Vi sono varie cose, varie componenti, che si intersecano: residui della storia che fanno fatica ad allontanarsi. E questo, a mio avviso, renderà meno facile al Pd la strada da percorrere”.

Redazione
© Riproduzione riservata
16/01/2023 11:24:40


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