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Mondo Politica: intervista ad Andrea Boncompagni, segretario del circolo 2 del Pd di Sansepolcro

"Il PD ha scelto la via della correttezza, lasciando perdere polemiche sterili e battibecchi"
Un giovane segretario di sezione per il Partito Democratico di Sansepolcro. Andrea Boncompagni è stato eletto nel dicembre 2021 segretario del circolo 2, quello che comprende la frazione di Gragnano e la zona di viale Osimo, quindi in pratica della parte nord del territorio biturgense. Un esordiente che ha deciso di mettersi in gioco.
Boncompagni, che cosa è cambiato nell’impostazione del lavoro e anche nella linea politica da seguire con l’avvento di Alessandro Del Bene alla segreteria dell’Unione Comunale?
“Non saprei dire con precisione cosa sia cambiato, per me è la prima esperienza nell’ambito della politica locale, per cui non avevo mai avuto una tessera e tantomeno vissuto le dinamiche di una segreteria. Ho partecipato alle scorse elezioni comunali da candidato nella lista Pd-InComune anche con Alessandro Del Bene che, in seguito, ha voluto con sé una segreteria di grande rinnovamento. Posso dire quello che vedo oggi: stiamo lavorando bene insieme, c’è un clima di serena collaborazione, confronto e supporto reciproco”.
Ritiene che l’atteggiamento tenuto dal gruppo consiliare di opposizione Pd-InComune non sia stato finora abbastanza determinato, come qualcuno sostiene?
“Il Partito Democratico ha scelto la via della correttezza, lasciando perdere polemiche sterili e battibecchi, nell’ottica di dare un tempo ragionevole all’amministrazione per valutare i risultati e il lavoro senza pregiudizi di sorta. Ci siamo anche resi disponibili a collaborare, per il bene di Sansepolcro. La nostra prospettiva, a oggi, è che i risultati stentano ad arrivare: pochi progetti e soprattutto poca coerenza con il programma presentato alle scorse elezioni. Dico allora che cambieremo marcia molto presto: siamo all’opposizione, anche e soprattutto per spronare l’amministrazione a fare il bene della città ed è arrivata l’ora di produrre risultati tangibili e concreti; saremo pronti ad accertarci che questo avvenga e qualora così non fosse, ad “alzare la voce”, nei modi e luoghi istituzionali”.
Un aspetto sul quale l’amministrazione comunale di Sansepolcro sta evidenziando qualche limite?
“Ce ne sono e non è una cosa che dico con fierezza: non importa chi vince e chi perde per me, ci sono cose che vanno oltre la politica locale e le scaramucce tra fazioni. È evidente a tutti la lentezza, più o meno giustificata nelle grandi opere: mi viene in mente ovviamente il secondo ponte sul Tevere. Così come mi viene in mente la scuola media “Buonarroti”, che ci costa ogni mese migliaia di euro per soluzioni “temporanee” a dei lavori che ad oggi non sembrano avere un termine vicino. Mi viene in mente che non è stato avviato nessun progetto di ampio respiro di rilancio della città in ambito turistico e ce ne sarebbe bisogno”.
Quale segretario nazionale vorrebbe per il Pd? E soprattutto: è una questione di… segretario, oppure di “ristrutturazione” del partito?
“È sicuramente una questione di ristrutturazione, se così la si vuole definire: il Pd ha bisogno di una costituente, di rivedere il senso del suo agire e di rimettere insieme una nuova classe dirigente per ripartire, scrollandosi di dosso tutte le etichette affibbiategli negli ultimi anni. Non è quindi una questione di segretario, come vuole sembrare ogni volta che c’è un congresso e delle conseguenti primarie: non è con i personalismi che il Pd potrà rilanciarsi e risultare finalmente credibile ma con umiltà e voglia di mettersi in gioco, insieme. Entrambi i principali candidati a segretario nazionale, Elly Schlein e Stefano Bonaccini, mi sembrano validi e funzionali a ciò che ho detto prima. In ogni caso, ho vissuto a Bologna nel periodo della campagna elettorale per le elezioni regionali in Emilia-Romagna del 2020: è stata una bella esperienza vivere la città in quel periodo, mi rimarrà impressa per molto e anche per questo credo che Bonaccini possa essere una risorsa veramente importante per il Pd a livello nazionale e per il nostro paese stesso”.
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