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Mondo Politica: intervista a Emanuele Marchetti, consigliere di maggioranza a San Giustino

"L'obiettivo che stiamo perseguendo è quello di favorire una nuova partecipazione di cittadinanza"

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Ricopre un ruolo importante all’interno della maggioranza del Comune di San Giustino: quello di capogruppo consiliare. Ma oltre a svolgere il proprio ruolo con serietà e competenza, Emanuele Marchetti guarda ovviamente in prospettiva, perché la legislatura sta entrando nell’ultimo anno: a primavera del 2024, infatti, si tornerà a votare.

 

Marchetti, fra “San Giustino Partecipa”, appena nato e “San Giustino Domani”, l’attuale compagine di maggioranza, quali sono le differenze e quali dovranno soprattutto essere in vista della prossima campagna elettorale?

“Il movimento “San Giustino Partecipa” è la naturale evoluzione dell'esperienza di “San Giustino Domani”. L'obiettivo che stiamo perseguendo è quello di favorire una nuova partecipazione di cittadinanza all’interno della scena politica locale, uno spazio pubblico abitato da diversi soggetti che vogliono impegnarsi per la comunità. Per noi, la pluralità è un fattore positivo per costruire un nuovo rapporto tra società e politica, per mettere la persona al centro dell'iniziativa politica ed amministrativa”.

Fra i programmi in agenda rimasti sul tavolo di qui a fine legislatura, quali dovranno essere assolutamente completati?

“L'amministrazione comunale, negli ultimi quattro anni, ha conseguito risultati davvero importanti e lo ha fatto in un periodo complicato fra crisi pandemica e sociale. Il nostro territorio, rispetto alla fase che si apre, ha la necessità di una visione del futuro fatta di diritti e opportunità. Per questo, penso che l’attuale maggioranza possa e debba avviare un percorso concreto che porti la futura amministrazione a definire il nuovo piano regolatore”.

In vista delle prossime elezioni comunali, si parla di una possibile “ala” del centrosinistra che sarebbe anche intenzionata a correre per conto proprio. Una questione oggettiva o soltanto pretattica?

“Io penso che a San Giustino tante e importanti siano le realtà organizzate e informali che cooperano reciprocamente per la crescita della comunità: dal mondo del lavoro al terzo settore, dall’impresa al volontariato, dal mondo della cultura allo sport. Le forze politiche che storicamente hanno governato il nostro Comune stanno generosamente contribuendo all'apertura di questa nuova fase, nella quale non sono certo i nostri valori a essere messi in discussione, quanto le forme che in tante parti del Paese conducono a sconfitte pesanti. Il ruolo e il compito che abbiamo di fronte sono innanzitutto, quindi, quelli di contribuire alla formazione di un'ampia alleanza sociale e politica, capace di sviluppare alternative e proposte concrete. In questo, vediamo la nostra responsabilità e capacità di rivolgerci a tutti coloro che quotidianamente lavorano per una società più equa e più giusta. Cerchiamo di interpretare questa speranza per affrontare a livello locale e in termini nuovi le grandi questioni della sanità, del lavoro, dello sviluppo economico e dello stato sociale. Vediamo la necessità di riannodare i fili di una grande tradizione sociale e democratica di San Giustino per rendere le persone, i cittadini e l’intera comunità soggetti attivi delle politiche condotte in loro nome. Se alcune forze politiche, che in qualche modo si riferiscono alla storia del centrosinistra, intendono sottrarsi a queste sfide, se ne assumeranno le responsabilità. Penso però che ci siano ancora le condizioni per una possibile convergenza”.

Il candidato sindaco che prenderà il posto di Paolo Fratini è da individuare nell’attuale squadra in carica, oppure sarà una figura non attualmente presente nell’amministrazione? 

“I tanti cittadini che hanno partecipato alla nostra prima iniziativa sulla sanità sono uniti da una nuova visione. Vogliamo rimettere al centro la persona e la comunità per superare le incertezze e le insicurezze. Si tratta di una nuova opzione di cittadinanza, una soggettività politica e sociale che attraversa la vita vera di uomini e donne. Il candidato non potrà che essere il frutto di questo percorso partecipato e condiviso: un mix originale di esperienza, competenza e sensibilità”.

Redazione
© Riproduzione riservata
18/05/2023 10:21:28


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