Mondo Politica: intervista a Umberto Ricci esponente della Lega Valtiberina

Fra i più attivi in seno alla Lega Valtiberina, il giovane Umberto Ricci è titolare delle deleghe a organizzazione e tesoreria, ma soprattutto svolge questo impegno con grande passione assieme agli altri collaboratori del segretario Luca Ciavattini. E anche lui è sempre attento sui temi più scottanti e attuali.

Ricci, quale peso ha rivestito la Lega nelle ultime elezioni amministrative?

“Un peso sicuramente importante, anche dove vi sono state conferme di un certo rilievo, vedi a Massa e a Siena, dove vi è stato un cambio altrettanto importante. E per stare più vicini a casa, il caso di Umbertide è emblematico. Ed è poi dimostrato che anche nelle zone in cui il centrodestra non ha vinto, la sua presenza è stata fondamentale. Più la Lega sta al governo e più le amministrazioni funzionano: tirando quindi le somme, il nostro partito riesce non solo a tenere, ma anche a dire sempre la sua”.

Si sta discutendo ancora sulla grande infrastruttura: il Ponte sullo Stretto di Messina, Matteo Salvini insiste ma – vista l’attuale situazione attuale di un’Italia geologicamente debole – non è il caso di mettere in stand by questo progetto?

“Secondo il mio parere, invece, è proprio ora il momento di investire soldi per la creazione di un collegamento richiesto da decenni. Se ne parla da tanto e credo che per un’opera come questa su entrambi i versanti si debba già cominciare a ottimizzare le reti esistenti dal punto di vista sia stradale che ferroviario, di qui al 2031, anno in cui è prevista l’ultimazione dei lavori. Non solo: il ponte diverrebbe il presupposto di base per altri collegamenti di servizi, in primis il futuro gasdotto con l’Algeria”.

E intanto, a Sansepolcro si discute sul Pnrr e soprattutto sul progetto che prevede il pavimento in cotto in piazza Torre di Berta, piazza Dotti e piazza Santa Marta. Qualcuno ha messo in dubbio l’aspetto filologico della questione; lei cosa ne pensa?

“Sono sincero: la prima volta che l’ho visto mi è sembrato impattante, ma alla fine mi piace. Si chiama in fondo rigenerazione e non riqualificazione: la pietra serena – è vero – è più attinente alla nostra storia, ma anche più soggetta a fratture, come dimostrano i fatti, specie in una piazza Torre di Berta nella quale la pavimentazione è palesemente da rifare. Quanto prima, allora, avremo una visione che ritengo “migliore” della nostra piazza rispetto a quella del rendering, che si estenderà all’intero centro storico e anche alla zona attorno alle mura cittadine. Sono sicuro che il risultato finale offrirà un’immagine più attraente della nostra città”.

Quali sono nell’immediato le istanze che la Lega ha intenzione di portare avanti?

“Nell’immediato, stiamo sempre monitorando la questione sanità e le vicende del nostro ospedale e poi stiamo sempre attenti alle segnalazioni dei cittadini su ogni aspetto, vedi ad esempio il verde pubblico e le prime necessità. Per ciò che riguarda il verde pubblico, vi sono risistemazioni da fare. Capisco i cittadini, ma anche la macchina comunale: d’altronde, con un maggio così piovoso l’erba è cresciuta in maniera consistente e più volte necessita di essere tagliata. È chiaro che le segnalazioni arrivino in maniera più veloce rispetto al taglio”.