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Mondo Politica: intervista a Luciana Veschi consigliere comunale a San Giustino

"Corrado Belloni è una garanzia per il centrodestra"

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Da sempre molto determinata, non esita nel dire la sua sia per ciò che riguarda il suo schieramento, sia nei confronti della maggioranza di centrosinistra che amministra il Comune di San Giustino. Luciana Veschi, consigliere comunale di minoranza, parla delle elezioni della prossima primavera e anche del fermento politico che esiste a San Giustino, dove la campagna elettorale è già in atto.

Veschi, Corrado Belloni ha parlato di compattezza del centrodestra attorno alla propria candidatura a sindaco. È così?

“Penso che sulla figura di Corrado Belloni non vi siano problemi, però dobbiamo fare chiarezza: al momento, non possiamo affermare che vi sia compattezza, nel senso che non c’è soltanto la Lega. Una candidatura che deve essere ancora formalizzata, nel senso che Belloni dove effettuare il passaggio in Fratelli d’Italia e in Forza Italia. Senza dubbio, la scelta di Belloni è di esperienza e di coerenza: personalmente la posso condividere, anche perché condiviso è stato il percorso compiuto assieme a lui, come testimoniano le interrogazioni e gli ordini del giorno preparati congiuntamente, quindi la coesione c’è”.

In uno degli ultimi consigli comunali, lei è uscita dall’aula (poi è rientrata) a proposito della questione relativa alla tragedia stradale di quasi un anno fa all’Altomare, per la quale la Procura di Perugia starebbe chiedendo il rinvio a giudizio di due funzionari del Comune. Che cosa non la convince di questa delicata vicenda?

“Vi era già stato un precedente incidente stradale in quel punto nel 2018, con danneggiamento del guard-rail. Le indagini relative a quello del dicembre 2022, quando morirono i quattro giovani, sono terminate e i relativi atti non sono a mia conoscenza. Vi è stata una attività di indagine con le consulenze tecniche, per cui non entro nel merito; posso però affermare che, avendo fatto l’accesso agli atti, ho appurato assieme proprio a Corrado Belloni che il prefetto aveva ordinato il ripristino del guard-rail entro trenta giorni dall’incidente avvenuto cinque anni fa; ciò non è stato fatto, quindi non è stato eseguito un provvedimento del prefetto. Mi fermo qui e dico che, a parere mio, la responsabilità è anche politica, perché questa amministrazione comunale – che ha investito in svariate opere anche grazie al Pnrr – è mancata sotto l’aspetto della manutenzione; peraltro, alcune delle opere eseguite sono state dispendiose a livello di risorse per una utilità che poi si è rivelata scarsa. Bisogna quindi investire anche su una maggiore efficienza della macchina amministrativa: i due dipendenti indagati non sono stati messi nelle condizioni di lavorare nella giusta maniera anche per i carichi di lavoro che si sono dovuti sorbire a causa della carenza di organico. Il personale dimezzato non è proporzionato all’aumentata mole di lavoro e vi è carenza anche sull’aspetto della manutenzione e della segnaletica stradale: ricordiamo poi che, ai quattro ragazzi morti nell’incidente all’Altomare, si somma una quinta vittima nel 2022 a Lama. E anche in questo caso la segnaletica stradale c’entra”.

Lo stesso Fabio Buschi ha criticato l’amministrazione per non aver messo mano al piano regolatore, né alla macchina comunale: lei ha da aggiungere altro sull’operato dell’amministrazione?

“Se vi sono problemi per l’efficienza della macchina comunale, vuol dire che l’assessore competente, Simone Selvaggi, è stato di fatto inesistente. In altri Comuni, poi, vi sono i servizi informatizzati, mentre qui a San Giustino siamo deficitari: l’anagrafe è chiusa in determinati giorni da dieci anni, gli uffici dell’urbanistica e dei lavori pubblici sono sovraccaricati, per cui anche il fatto che non ci si sia dedicati al piano regolatore diventa una conseguenza. Perché in dieci anni non si è provveduto? Perché non si è informatizzato e reso funzionale il front office anche per venire incontro agli anziani? Queste sono tutte responsabilità di ordine politico, non dimenticando altri fattori: il contatto marginale e non quotidiano con la popolazione da parte del sindaco e degli assessori se non in occasioni di circostanza, anche se capisco che ognuno abbia il suo lavoro da svolgere e che questo abbia la priorità. Altro aspetto nel quale l’amministrazione è mancata: il rapporto con le istituzioni regionali e nazionali. Siamo rimasti sempre un Comune emarginato, nonostante il nostro prodotto interno lordo sia elevato e siamo anche l’unico Comune di centrosinistra della provincia di Perugia al quale è stato tolto il treno, oltre a non disporre di una adeguata infrastruttura che ci colleghi su gomma con il capoluogo di provincia. Ed è mancato anche un collegamento con le amministrazioni limitrofe: Città di Castello a parte, si è dialogato poco con Citerna e con Sansepolcro. Anche per ciò che riguarda la cultura, abbiamo tenuto eventi provenienti da altri Comuni, senza essere stati i promotori. L’unica grande fortuna nostra, ma non grazie al Comune, è quella di avere una direttrice del castello Bufalini, Veruska Picchiarelli, che sta dimostrando grandi capacità”.  

Anche alla luce di quanto Lei ha appena dichiarato, ritiene che per il centrodestra vi sia ora la concreta opportunità di fare il ribaltone?

“Penso di sì. Se poi la candidatura di Fabio Buschi dovesse andare in porto, le probabilità aumenterebbero. La gente è stanca delle promesse, il programma elettorale del sindaco Paolo Fratini è stato portato a termine in minima parte e credo che anche la posizione marginale occupata dal nostro Comune abbia stancato tutti. C’è bisogno di gente che abbia relazioni economiche, culturali e politiche: la nostra emarginazione è l’aspetto peggiore e siamo anche l’unico Comune del circondario che è fuori dall’Anci. Su questo, debbo dire che Fratini mi ha deluso, dal momento che si era presentato come uomo di relazioni”.

Redazione
© Riproduzione riservata
15/11/2023 12:49:26


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