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Mondo Politica: intervista a Ginevra Comanducci presidente del consiglio comunale di San Giustino
"Sono pronta per la prossima campagna elettorale"
Determinata e molto precisa nel suo ruolo istituzionale, come nella professione: è la giovane presidente del consiglio comunale di San Giustino, Ginevra Comanducci, che a quanto pare sembra intenzionata a proseguire la sua esperienza nell’ambito della pubblica amministrazione.
Presidente Comanducci, partiamo da una questione che la coinvolge anche come avvocato: quale lettura dà alla questione del guard-rail mancante nel punto in cui un anno fa sono morti i quattro giovani che si sono schiantati con l’auto?
“Condivido quanto già affermato dal sindaco Paolo Fratini nella risposta all’interrogazione presentata nel consiglio comunale di fine ottobre: abbiamo quindi massima fiducia nell’operato dei due funzionari comunali. Vi è un procedimento penale pendente in corso. Siamo a disposizione della magistratura per la documentazione necessaria: speriamo quindi che la giustizia faccia il suo corso, ma – lo ripeto – noi difendiamo l’operato dei due funzionari comunali, convinti del fatto che abbiano agito nel rispetto delle regole. Ciò detto, comprendo il dolore delle famiglie dei ragazzi deceduti (peraltro, un paio di questi giovani li conoscevo), che non deve mai essere messo in secondo piano; capisco anche la necessità di dover trovare un capro espiatorio, ma non tollero che si faccia strumentalizzazione politica attorno a una vicenda del genere; la sua trattazione non deve mai sopravanzare nei toni l’atteggiamento di rispetto che deve prevalere e quindi approfittare di una simile situazione per fare strumentalizzazione è a mio avviso un fatto grave”.
In tutta sincerità, la candidatura annunciata di Fabio Buschi ha un po’ spiazzato anche Lei e per quale motivo Buschi lo ha fatto, a suo parere?
“Quando ho sentito parlare della sua candidatura, sulle prime non ci volevo credere, poi quando ho visto l’ufficializzazione anche tramite i social – e quindi ho capito che era tutto vero – sono rimasta titubante. Il perché lo abbia fatto è stato in parte lui stesso a spiegarlo: non ha condiviso determinati aspetti l’operato della nostra amministrazione, ma quello che mi lascia perplessa dell’operazione Buschi è che si parla solo di candidati, di ruoli da svolgere e di persone: manca cioè una proposta politica seria, al contrario di San Giustino Partecipa, che si pone in una posizione antitetica, nel senso che da mesi sta ragionando e discutendo su argomenti importanti, in attesa di ufficializzare il proprio candidato. Anche l’ultima iniziativa tenutasi al Cva di San Giustino sul tema del clima è stata molto seguita e ora ve ne saranno altre, prima di partire con la campagna elettorale vera e propria, ma quella di partire dalle persone mi pare una impostazione sbagliata”.
Da quanto abbiamo capito, Lei ha già dato la sua convinta adesione a San Giustino Partecipa?
“Non posso fare altro che esserci. San Giustino Partecipa è l’evoluzione del percorso di San Giustino Domani senza Paolo Fratini, che in base alla legge non può più ricandidarsi a sindaco dopo i due mandati consecutivi. C’è una proposta politica che contiene molti elementi di continuità, ravvisabili nell’operato del sindaco e altri aspetti che dovranno essere migliorati, ma rimane da parte mia l’adesione piena a questo progetto: faccio parte dell’amministrazione Fratini e sono stata convinta dal primo giorno, al contrario di quanto avvenuto in Comuni vicini, nei quali componenti della squadra di giunta hanno preferito correre per contro proprio”.
Con la presenza di tre (o più) candidati sindaci, l’esito delle elezioni comunali di primavera a San Giustino sarà incerto fino al punto di non escludere anche sorprese?
“Al momento, i pretendenti sicuri sono tre: Corrado Belloni, Fabio Buschi e il candidato che fra non molto comunicherà San Giustino Partecipa, che potrebbe dividere l’elettorato dei due candidati per ora “certi”. Buschi, a mio avviso, pescherà più fra il centrodestra che fra San Giustino Partecipa: chi ha creduto su Fratini e sulla sua giunta non può fare altro che riconfermarlo e quindi votare per San Giustino Partecipa, che semmai rischia di perdere i consensi di qualcuno un po’ troppo spostato a sinistra. Più che di esito incerto, parlerei di elezioni meno polarizzate, con un terzo candidato che sarà di disturbo per gli altri”.
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