Luciano Bacchetta sara’ il sindaco della “Due Mari”?

Il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti  Riccardo Nencini, nonché Segretario del Partito Socialista, non ha dubbi e afferma con entusiasmo che Luciano Bacchetta non sarà il Sindaco che darà l'inizio ai lavori ma sarà il Sindaco della fine dei lavori e celebrerà finalmente, nel 2021, l'ormai mitica E78, la cosiddetta "Due Mari" definita così perché dovrebbe collegare il Tirreno con l'Adriatico. Verrebbe proprio la voglia di credergli. Chissà. Con un Consiglio Comunale stracolmo di gente comunque Luciano Bacchetta ci riprova e annuncia la sua ricandidatura dopo un'amministrazione che negli ultimi cinque anni, a detta del Ministro Nencini che nella vita fa lo storico e di centri cittadini in lungo e in largo per l'Italia ne ha visitati molti, ha saputo rivalorizzare al meglio il cuore pulsante della sua cittadina. "Avanti per Città di Castello", con questo "motto" il Sindaco uscente rilancia la sfida spinto da motivazioni soprattutto personali, perché, ha dichiarato "fare il Sindaco non è certo una carriera politica. Non si può fare il sindaco se non c'è vera passione, amore, appartenenza per la propria città". E' lui per primo ad augurarsi di vedere conclusi i lavori della E78 e facendo un bilancio della sua amministrazione dichiara di aver investito cospicue risorse e di essere riuscito non solo a ridare fasto alle vestigia di una città bellissima come Città di Castello ma di averla rilanciata anche a livello internazionale. Per lui, dichiara, fare il sindaco non è solo un lavoro ma è un'autentica missione. Quando gli viene chiesto quali sono le forze politiche che lo sostengono, Luciano Bacchetta risponde che sono i cittadini, anche se, credo sia dovuto, almeno il sostegno del partito socialista ce lo dovrebbe avere visto che, non solo Nencini, ma anche Silvano Rometti, "capogruppo socialisti e riformisti assemblea legislativa Regione Umbria" che a sua volta lo sostiene dichiara che il sindaco uscente ha alle sue spalle "cinque anni di buon lavoro, cinque anni di amministrazione che ha funzionato, cinque anni che da un punto di vista politico credo è uno dei pochi comuni che non ha avuto fibrillazioni (...) quindi la capacità che un sindaco deve avere per vedere di tenere unita la coalizione. Questo credo sia un punto già importante di per sé" Insomma avanti tutta per affrontare le sfide che ancora lo attendono se verrà rieletto: della E78 abbiamo già detto, il vecchio ospedale, piazza Burri e il rilancio economico. "Il salotto buono della città", così Bacchetta ha definito il centro storico, è stato fatto, ora vedremo se l'entusiasta primo cittadino uscente che ama tanto le sfide riuscirà a tener fede a questi impegni presi con i suoi concittadini.