Opinionisti Daniele Bistoni

Museo del Tabacco di San Giustino: poco fumo e molta storia locale

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Tutti sanno che il fumo fa male, ma non tutti sanno quello che ha significato la coltivazione del tabacco per l'Alta valle del Tevere e per quei luoghi dove questa pianta è stata e viene coltivata. Il Museo del Tabacco a San Giustino, gestito dalla Fondazione per il Museo Storico Scientifico del Tabacco, nasce da un idea di alcuni soggetti appartenenti all'intera filiera, dai coltivatori, associazioni di categoria e da due enti istituzionali: Comune di Umbertide e Comune di San Giustino. La Fondazione si costituisce nel 1997, ancora non era stata decisa la sede del Museo, Umbertide o San Giustino. A fine anni '90, grazie al contributo delle due Comunità Montane Toscana e Umbria attraverso i "Patti territoriali per l'appennino Centrale", il Comune di San Giustino acquisisce una parte di quello che fu il Consorzio Tabacchicoltori di San Giustino. Precisamente la parte degli essiccatoi e una parte delle sale cernita. La struttura risale a fine '800, la prima in assoluto dell'Umbria ma non la più grande che fu la FAT di Città di Castello. Il 14 febbraio del 2004 viene inaugurato il Museo. Organizzato in due parti: Struttura e percorso. La struttura stessa costituisce museo, sotto vincolo quale bene archeologico industriale. Il percorso, a pannelli esplicativi che illustrano e guidano alla conoscenza del tabacco dalla scoperta delle Americhe fino all'arrivo in Europa ed in Valtiberina, a Sansepolcro prima e sviluppatosi poi nella ex Repubblica di Cospaia quindi in tutta la penisola. Un percorso attraverso il secolo scorso che oltre alla coltivazione e lavorazione pre-manifatturiera, ci porta a scoprire e capire l'importanza che questa pianta ha significato per lo sviluppo economico e sociale ed in modo particolare per l'emancipazione femminile grazie al lavoro delle tabacchine. La donna ha la possibilità di uscire dall'ambito familiare e domestico acquisendo una posizione più elevata ed indipendente. Negli anni '50 sposare una tabacchina era quello che si dice "Un buon partito", il suo stipendio poteva superare quello di un metalmeccanico. Finalmente incomincia ad acquisire un ruolo primario nelle famiglie contadine, grazie al suo stipendio si possono fare acquisti considerati un tempo lussuosi, quali frigorifero, televisione, vestiti nuovi, bicicletta per andare al lavoro e, la cosa più importante, i figli possono ricevere un'istruzione, possono finalmente accedere a carriere che prima gli erano negate; frequentano l'università a diventano medici, avvocati, professori, commercialisti, ingegneri e quant'altro potesse permettere loro di entrare a far parte del ceto medio borghese.

Quindi un Museo che trasporta il visitatore indietro nel tempo dove, per chi li ha vissuti, ricordi che si credevano perduti riaffiorano vivi e tangibili e, per gli altri, la scoperta di una realtà che esula dal mero aspetto voluttuario che rappresenta il tabacco. "Dalla coltura alla Cultura", questo è il motto del Museo, perché il tabacco ha significato anche Cultura e lo scopo della Fondazione, oltre quello storico-culturale, è anche quello della ricerca scientifica. Non a caso nel corso degli anni si sono organizzati convegni, seminari, nonché pubblicazioni a tema, eventi culturali, mostre ecc.

Quasi un obbligo morale per gli abitanti dell'Alta Valle del Tevere, visitare questo luogo che rappresenta un pezzo importante della nostra storia.

www.museotabacco.org

Redazione
© Riproduzione riservata
08/08/2016 09:29:37

Daniele Bistoni

Dipendente pubblico amministrativo. Esperienza nel campo della comunicazione pubblica, ha collaborato scrivendo articoli per una testa locale per circa tre anni. Una lunga collaborazione come responsabile del Museo Storico Scientifico del Tabacco di San Giustino, dalla nascita nel 2004 fino al 2014. Appassionato delle tradizioni della Valtiberina, di cucina locale e di sigari Toscani e nazionali. Molto legato alla storia della ex Repubblica di Cospaia tanto da ripristinare nel 2009, sotto l'indirizzo della Fondazione per il Museo Storico Scientifico del Tabacco ed il Comune di San Giustino, la tradizionale festa rievocativa che ad oggi prosegue grazie alla Proloco specifica.


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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